Gaza, allarme Unrwa: “Oltre 40 gradi, peggiora situazione già disperata”

Gaza, allarme Unrwa: “Oltre 40 gradi, peggiora situazione già disperata”

K metro 0 – Adnkronos – Gaza – “A Gaza le temperature stanno salendo sopra i 40 gradi, peggiorando ulteriormente una situazione già disperata“. E’ l’allarme lanciato stamani via X dall’Unrwa, che denuncia come con quantità “molto limitate di acqua, aumenti la disidratazione” tra la popolazione dell’enclave palestinese martoriata dalle operazioni militari israeliane contro Hamas

K metro 0 – Adnkronos – Gaza – “A Gaza le temperature stanno salendo sopra i 40 gradi, peggiorando ulteriormente una situazione già disperata“. E’ l’allarme lanciato stamani via X dall’Unrwa, che denuncia come con quantità “molto limitate di acqua, aumenti la disidratazione” tra la popolazione dell’enclave palestinese martoriata dalle operazioni militari israeliane contro Hamas e altri gruppi scattate in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. “Continuano bombardamenti e sfollamenti forzati”, prosegue il post, sottolineando una situazione di “caldo estremo” con “elettricità e carburante limitati”. “Serve un cessate il fuoco”, ribadisce l’Unrwa.

Secondo quanto riporta la tv satellitare al-Jazeera sulla base delle denunce del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì in mano ad Hamas, altre quattro persone sono morte in 24 ore a Gaza a causa della fame e della malnutrizione.

Sul fronte dei negoziati, Hamas avrebbe presentato ieri all’Egitto proposte per un possibile cessate il fuoco che includono la richiesta di garanzie scritte sulla rinuncia di Israele alla presa di Gaza. Secondo quanto riporta – citando Al Arabyia – il Times of Israel, Hamas chiede che Israele accetti per iscritto di mettere fine alla guerra in modo permanente e rinunci ad ogni piano di occupazione di Gaza, con garanzie internazionali. Hamas si offrirebbe di ritirare i propri combattenti facendoli convergere su posizioni precedentemente concordate e “afferma il proprio impegno a mantenere gli ostaggi in vita” in cambio del ritiro delle truppe israeliane.

Smotrich: “Al via costruzione oltre 3mila unità abitative in Cisgiordania, sotterrata idea Palestina”

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha annunciato l’intenzione di approvare la costruzione di oltre 3mila unità abitative nel controverso progetto di insediamento E1, tra Gerusalemme e Ma’ale Adumim in Cisgiordania, chiarendo che la decisione “sotterra l’idea di uno stato palestinese”. A riferirne è il Times of Israel.

Il progetto è rimasto congelato per decenni a causa della forte opposizione della comunità internazionale, che teme che la nuova ala dell’insediamento possa ostacolare la nascita di uno stato palestinese sostenibile. “L’approvazione dei piani di costruzione nell’area E1 seppellisce l’idea di uno stato palestinese e fa compiere altri passi nel quadro del piano per la sovranità di fatto che abbiamo iniziato ad attuare con l’insediamento del governo”, afferma Smotrich in una dichiarazione.

“Dopo decenni di pressioni e blocchi internazionali, stiamo infrangendo le convenzioni e collegando Ma’ale Adumim a Gerusalemme. Questo è il sionismo al suo meglio: costruire, insediare e rafforzare la nostra sovranità nella Terra d’Israele”, afferma Smotrich, che è anche sottosegretario alla Difesa responsabile per le questioni civili della Cisgiordania.

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