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Frana Ischia, ancora una notte fuori casa per gli sfollati

Frana Ischia, ancora una notte fuori casa per gli sfollati

K metro 0 – Napoli – Ancora una notte fuori casa per gli sfollati della frana di Ischia. Il commissario del Comune di Casamicciola, Simonetta Calcaterra, ha firmato l’ordinanza con la quale si “ordina con effetto immediato” alla popolazione residente nelle abitazioni dell’area rossa “di non rientrare nelle stesse fino alla verifica positiva di agibilità

K metro 0 – Napoli – Ancora una notte fuori casa per gli sfollati della frana di Ischia. Il commissario del Comune di Casamicciola, Simonetta Calcaterra, ha firmato l’ordinanza con la quale si “ordina con effetto immediato” alla popolazione residente nelle abitazioni dell’area rossa “di non rientrare nelle stesse fino alla verifica positiva di agibilità di ciascuna di essere, relativamente a rischi sia di natura statica che idrogeologici indotti”, riporta l’Adnkronos. Il contenuto dell’ordinanza era stato anticipato nel corso di una conferenza stampa tenuta dal commissario per l’emergenza di Ischia Giovanni Legnini e dallo stesso commissario Calcaterra al termine della riunione del Centro operativo comunale di Casamicciola. Le abitazioni interessate sono le stesse individuate dalla precedente ordinanza con la quale si è proceduto allo sgombero dell’area ritenuta maggiormente a rischio a seguito della frana del 26 novembre. L’ordinanza firmata oggi dal commissario Calcaterra fa suo il parere del responsabile dell’area tecnica del Comune, nel quale si sottolinea che “moltissime zone del territorio comunale individuate come ‘area rossa’ risultano ancora di difficile percorrenza” e che “è necessario procedere alle verifiche di agibilità degli edifici ricompresi nell’area rossa coinvolti dall’evento del 26 novembre, relativamente a rischi sia di natura statica che idrogeologici indotti, con l’esclusione di quelli dichiarati già inagibili e sgomberati a seguito del sisma del 21 agosto 2017, con opportuni sopralluoghi”.

Frana a Ischia, il rientro a casa per le persone sgomberate dalle abitazioni nelle zone a rischio di Casamicciola avverrà solo dopo le opportune verifiche sugli edifici, che riprenderanno domani mattina. Lo ha spiegato il commissario di governo per l’emergenza a Ischia Giovanni Legnini, nel corso di una conferenza stampa al termine di un vertice del Centro operativo comunale che si è tenuto nel pomeriggio.

Nonostante l’allerta meteo gialla non sia più in vigore dalle ore 16 di oggi, ha sottolineato Legnini, permane il secondo dei presupposti alla base dell’ordinanza emessa dal commissario del Comune di Casamicciola Simonetta Calcaterra, e cioè “l’individuazione degli edifici, oltre che inagibili, anche in una situazione di rischio esterno classificato come rosso o giallo a seguito della frana del 26 novembre. Finché non si faranno valutazioni diverse da quelle fatte dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco con i geologi e la direzione della Protezione civile regionale, si renderà necessario prolungare il provvedimento che il commissario aveva emanato”.

L’ordinanza emanata dal commissario straordinario del Comune di Casamicciola con la quale si invitavano i cittadini residenti nelle aree a rischio di lasciare le abitazioni “non scadeva oggi alle 16, ma era chiaramente scritto sull’ordinanza che restava in vigore ‘fino a revoca’”, ha sottolineato il commissario di governo per l’emergenza a Ischia Giovanni Legnini. La validità dell’ordinanza non scadeva quindi oggi alle ore 16, allo scadere dell’allerta meteo gialla diramata dalla Protezione civile della Campania. “Chi è tornato a casa in queste ore dovrà osservare la nuova ordinanza”, ha ribadito Legnini, anticipando che il commissario del Comune di Casamicciola Simonetta Calcaterra firmerà in serata.

“Domani mattina inizierà l’attività di monitoraggio del rischio idrogeologico sull’isola d’Ischia, attraverso strumentazione e professionalità di eccellenza. Le attività proseguiranno perché esprimiamo preoccupazioni, si stanno verificando in queste ore e in questi giorni anche micro fenomeni di dissesto e frana in più punti dell’isola”, ha detto il commissario di governo per l’emergenza a Ischia Giovanni Legnini, continuando: “Sia ai fini dell’individuazione dei lavori di somma urgenza e messa in sicurezza che occorrerà programmare prestissimo, sia ai fini dell’acquisizione delle informazioni per poter fare piano di contrasto al dissesto idrogeologico, quindi per mettere in sicurezza l’isola d’Ischia, queste attività di monitoraggio proseguiranno nei modi e tempi che definiremo prossimamente, ma intanto iniziano domani mattina”.

Riapriranno intanto domani le scuole sull’isola d’Ischia, tranne nel comune di Casamicciola, ha confermato il prefetto di Napoli Claudio Palomba al termine del vertice di oggi. “Le scuole di Casamicciola – ha spiegato quindi Calcaterra – sono state oggetto di un sopralluogo. Non recano fortunatamente problemi alla staticità e all’agibilità, il problema che condiziona la scelta di chiusura delle scuole di Casamicciola è determinato prevalentemente dalla problematica legata alla viabilità che al momento si avverte nel comune, sia perché ci sono strade non ancora liberate dal fango, e perché in altre la percorrenza è permessa solo ai mezzi di soccorso. Alcune di queste strade dovrebbero essere percorse per arrivare a scuola, quindi è consigliabile evitare che le strade siano affaticate anche dal traffico cittadino”.

430 EDIFICI DA VERIFICARE, ALMENO 50 DISTRUTTI O INAGIBILI – Sono circa 430 gli edifici di Casamicciola compresi nelle aree di rischio gialla e rossa sui quali, a partire da domani mattina, Vigili del fuoco, Protezione civile della Campania e geologi eseguiranno nuove verifiche per accertare se sussistono ancora o meno le condizioni che hanno determinato la decisione di allontanare i residenti, ha spiegato il commissario per l’emergenza a Ischia Giovanni Legnini.

“Oggi abbiamo fatto un lavoro di sovrapposizione degli edifici ricompresi nelle situazioni di rischio rossa e gialla con gli edifici inagibili a seguito del terremoto del 2017. E’ stato riscontrato – ha spiegato Legnini – che dei 640 edifici che sono classificati ai fini della pericolosità del grado di rischio, precisamente 480 edifici in zona rossa e 160 in zona gialla, circa 160 sono già inagibili a seguito del sisma. Quindi il numero degli edifici resi temporaneamente indisponibili si riduce da 640 a 480. Di questi 480 edifici, una parte, circa 50 ma è un numero in via di definizione, è certamente o distrutta o inagibile, quelli più a monte e più prossimi al punto di innesco della frana. Sui residui 430 edifici domani mattina inizieranno nuove verifiche”.

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