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Madrid: “scioperi”, la Sanità Pubblica si mobilita

Madrid: “scioperi”, la Sanità Pubblica si mobilita

K metro 0 – Madrid – I sindacati della sanità pubblica di Madrid hanno annunciato una “escalation di mobilitazioni” a partire da martedì prossimo, per protestare contro “l’abbandono e il disprezzo per i professionisti” da parte del governo regionale, e non escludendo di ricorrere a “scioperi parziali o totali”. Le organizzazioni sindacali Satse, CCOO, AMYTS, CSIT UNIÓN PROFESIONAL e

K metro 0 – Madrid – I sindacati della sanità pubblica di Madrid hanno annunciato una “escalation di mobilitazioni” a partire da martedì prossimo, per protestare contro “l’abbandono e il disprezzo per i professionisti” da parte del governo regionale, e non escludendo di ricorrere a “scioperi parziali o totali”.

Le organizzazioni sindacali Satse, CCOO, AMYTS, CSIT UNIÓN PROFESIONAL e UGT, presenti presso il Sectorial Board of Health, hanno convocato medici e personale sanitario per riunirsi alle ore 12:00 del giorno 15 settembre, presso i cancelli principali dei centri sanitari e il giorno 21 presso la sede del Ministero della Salute.

In una dichiarazione inviata questo mercoledì, i sindacati affermano che ” se gli accordi e gli impegni raggiunti non vengono rispettati”, rafforzeranno le misure di pressione”, in difesa della sanità pubblica di Madrid, senza escludere lo Stop parziale o totale “.

Secondo i sindacati, il Ministero della Salute non ha attuato nessuna delle misure concordate nell’unico ambito di negoziazione legalmente stabilito nel SERMAS, come il recupero della giornata lavorativa di 35 ore, la stabilizzazione dell’occupazione, il completamento dei bandi avviati, ovvero la riconversione dei 10.100 contratti COVID come personale strutturale.

In una dichiarazione di martedì, i sindacati ribadiscono il loro “profondo disagio” per l’evolversi dei rapporti con la Comunità di Madrid, con il Ministero della Salute e con il Dipartimento delle Risorse Umane, che non trasmettono “la documentazione concordata sulla situazione dei centri sanitari, sulle risorse umane e materiali “. Inoltre, affermano i sindacati che il Ministero gestisce le riunioni “secondo la sua volontà” in termini di periodicità, ordine del giorno, tempo o questioni da discutere, considerata una “posizione di ripetuto abuso”, “allontanamento” e “disprezzo” nei confronti dei professionisti.

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