K metro 0 – Tel Aviv – Le Forze israeliane (Idf) hanno avviato una serie di attacchi contro “obiettivi terroristici” nella Striscia di Gaza meridionale, in particolar modo nella zona di Rafah. In particolare Israele hacondotto oltre 20 raid aerei, causando almeno 11 vittime palestinesi. Gli scontri sono iniziati nella mattinata, quando i media israeliani
K metro 0 – Tel Aviv – Le Forze israeliane (Idf) hanno avviato una serie di attacchi contro “obiettivi terroristici” nella Striscia di Gaza meridionale, in particolar modo nella zona di Rafah. In particolare Israele hacondotto oltre 20 raid aerei, causando almeno 11 vittime palestinesi.
Gli scontri sono iniziati nella mattinata, quando i media israeliani hanno riportato una “violazione del cessate il fuoco” da parte di Hamas a seguito di una serie di scontri tra presunti miliziani non identificati e le Idf, culminati in un attacco con un missile anticarro contro un veicolo del genio militare israeliano.
Tra gli attacchi mirati odierni, un raid israeliano nel centro di Gaza ha colpito Yahya al Mabhouh, comandante delle forze Nukhba, l’unità d’élite delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, durante un raid su un bar ad al Zawaida. Le Brigate hanno subito annunciato in un comunicato di “negare qualsiasi collegamento con gli eventi di Rafah e ribadiscono il loro impegno nei confronti dell’accordo”. Lo riferiscono le stesse Brigate in una dichiarazione riportata dall’emittente panaraba qatariota “Al Jazeera”. Inoltre, hanno affermato “il loro pieno impegno a implementare tutti gli accordi, in particolare il cessate il fuoco in tutte le aree della Striscia di Gaza”. Nel documento, le forze di Hamas hanno sottolineato “di non essere a conoscenza di incidenti o scontri in corso a Rafah”, a sud della Striscia di Gaza, aggiungendo che la zona rientra nelle zone rosse sotto il controllo israeliano. “I contatti con i restanti gruppi affiliati nella zona di Rafah sono stati interrotti da quando la guerra è ripresa a marzo di quest’anno, non possiamo contattare nessuno dei nostri combattenti nella zona di Rafah se qualcuno di loro è ancora vivo”, conclude il comunicato.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel frattempo, ha deciso di chiudere tutti i valichi della Striscia e sospendere la consegna degli aiuti umanitari, come riportato da un alto funzionario israeliano al giornalista di “Axios” Barak Ravid. In seguito alle pressioni dell’amministrazione statunitense, Israele ha annullato la decisione di chiudere i valichi per Gaza. Lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid citando funzionari israeliani. Secondo quanto riporta un funzionario Usa, citato dallo stesso giornalista, Israele avrebbe assicurato che i valichi per Gaza riapriranno domani mattina.
Nonostante i raid e le accuse, Hamas e Israele continuano a lavorare per lo scambio di ostaggi: Israele ha restituito i resti di 15 palestinesi, tra i quali secondo Hamas sono stati “osservati segni di percosse e abusi”. Dall’altro lato, le Brigate al Qassam hanno dichiarato di aver ritrovato il corpo di un prigioniero israeliano durante le operazioni di ricerca in corso nella Striscia di Gaza, precisando che lo avrebbero consegnato oggi stesso se le condizioni sul campo lo avessero permesso.