Gaza: rilasciati i primi 7 ostaggi israeliani. Prosegue lo scambio con detenuti palestinesi

Gaza: rilasciati i primi 7 ostaggi israeliani. Prosegue lo scambio con detenuti palestinesi

K metro 0 – Gaza – Sono arrivati in territorio israeliano i primi sette ostaggi liberati da Hamas, parte di un gruppo di 20 persone la cui liberazione è prevista nel corso della mattinata. Lo hanno reso noto le Forze di Difesa Israeliane (IDF) tramite un comunicato diffuso su Telegram. “I soldati delle IDF e

K metro 0 – Gaza – Sono arrivati in territorio israeliano i primi sette ostaggi liberati da Hamas, parte di un gruppo di 20 persone la cui liberazione è prevista nel corso della mattinata. Lo hanno reso noto le Forze di Difesa Israeliane (IDF) tramite un comunicato diffuso su Telegram.

“I soldati delle IDF e i team medici stanno assistendo Eitan Mor, Alon Ohel, Ziv Berman, Gali Berman, Guy Gilboa-Dalal, Omri Miran e Matan Angrest. I sette saranno sottoposti a un primo controllo medico e potranno ricongiungersi con le famiglie presso il punto di accoglienza nel sud di Israele”, si legge nella nota. Le IDF hanno inoltre sottolineato che stanno accompagnando e aggiornando costantemente i familiari, attualmente in ospedale in attesa del ritorno dei loro cari.

I sette ostaggi erano stati consegnati a Khan Yunis alla Croce Rossa, che sta coordinando le operazioni di rilascio nell’ambito di un accordo più ampio. Attorno alle 8:00 locali (le 7:00 in Italia), l’organizzazione umanitaria ha annunciato l’avvio di una “operazione multifase” che prevede la liberazione progressiva degli ostaggi israeliani ancora detenuti e lo scambio con circa 1.900 prigionieri palestinesi.

In un gesto inaspettato, Hamas ha concesso agli ostaggi la possibilità di contattare telefonicamente i propri familiari prima della liberazione. Un video diffuso dalla radio militare israeliana mostra la telefonata tra Matan Angrest, soldato delle IDF di 21 anni, e sua madre. Angrest era stato catturato il 7 ottobre 2023 a Nahal Oz, al confine con la Striscia di Gaza.

In una dichiarazione ufficiale, il braccio armato di Hamas ha confermato il proprio impegno a rispettare l’accordo per il cessate il fuoco con Israele: “Rispetteremo i tempi stabiliti, finché anche l’occupazione farà lo stesso. Il rilascio dei prigionieri avviene non per effetto della forza militare israeliana, ma come risultato diretto di un accordo, come promesso dalla resistenza fin dall’inizio”.

Hamas, ha anche affermato di aver fatto “ogni sforzo per proteggere i prigionieri israeliani”, mentre accusa Israele di “atrocità contro i detenuti palestinesi”. La liberazione dei prigionieri palestinesi – si legge ancora – resta “una priorità assoluta fino all’ultimo rilascio”.

Nel frattempo, ha preso il via anche il rilascio di 1.716 prigionieri palestinesi dal carcere militare israeliano di Ofer, in Cisgiordania. Secondo quanto riportato dall’emittente “Al Arabiya”, i detenuti saranno trasferiti verso la Striscia di Gaza sotto la supervisione della Croce Rossa. La tv qatariota “Al Jazeera” ha segnalato la presenza di diversi autobus bianchi con bandiere israeliane e veicoli militari nei pressi del carcere, dove si trovano molti dei prigionieri destinati al rilascio.

A Khan Yunis, la Croce Rossa ha allestito un punto medico presso l’ospedale Nasser per effettuare controlli sanitari sui detenuti palestinesi prima del ricongiungimento con le famiglie. Migliaia di persone si sono già radunate davanti alla struttura in attesa dell’arrivo dei prigionieri. Secondo alcune testimonianze raccolte da “Al Jazeera”, dodici dei detenuti inizialmente previsti per il rilascio in Cisgiordania sarebbero invece destinati all’esilio, una decisione comunicata solo nella tarda serata di ieri.

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Nizar Ramadan
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