K metro 0 – Gerusalemme – Le Nazioni Unite hanno condannato l’apparente “militarizzazione del cibo” da parte di Israele nella Striscia di Gaza, e hanno esortato l’esercito israeliano a “smettere di sparare alle persone che cercano di procurarsi cibo”. “Il meccanismo militarizzato di assistenza umanitaria di Israele è in contraddizione con gli standard internazionali sulla
K metro 0 – Gerusalemme – Le Nazioni Unite hanno condannato l’apparente “militarizzazione del cibo” da parte di Israele nella Striscia di Gaza, e hanno esortato l’esercito israeliano a “smettere di sparare alle persone che cercano di procurarsi cibo”. “Il meccanismo militarizzato di assistenza umanitaria di Israele è in contraddizione con gli standard internazionali sulla distribuzione degli aiuti”, ha affermato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani in alcune note scritte, fornite prima di un briefing. Lo riferisce Nova.
La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf, ente che lavora con aziende private di sicurezza e logistica statunitensi, come UG Solutions e Safe Reach Solutions), che si occupa della distribuzione degli aiuti nella Striscia in base al meccanismo sostenuto da Usa e Israele, ha avviato le operazioni di distribuzione di cibo a Gaza il 26 maggio. Le Nazioni Unite e i principali gruppi umanitari si sono rifiutati di collaborare con il Ghf, per timore che fosse stata concepita per soddisfare obiettivi militari israeliani. Il portavoce dell’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, Thameen Al Kheetan, ha lanciato l’allarme nelle note informative circa “scene di caos attorno ai punti di distribuzione alimentare” del Ghf.
Il portavoce ha fatto riferimento alle notizie secondo cui “oltre 410 palestinesi sono stati uccisi, (mentre) almeno altre 93 persone sarebbero state uccise dall’esercito israeliano nel tentativo di avvicinarsi ai pochissimi convogli di aiuti delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie”. “La militarizzazione del cibo destinato ai civili, oltre a limitare o impedire il loro accesso ai servizi essenziali per la vita, costituisce un crimine di guerra e, in determinate circostanze, può costituire elementi di altri crimini secondo il diritto internazionale”, ha avvertito.
“L’esercito israeliano deve smettere di sparare alle persone che cercano di procurarsi del cibo”, ha affermato Kheetan, chiedendo inoltre che Israele “consenta l’ingresso di cibo e di altri aiuti umanitari necessari a sostenere la vita dei palestinesi a Gaza”. “È necessario che vengano immediatamente revocate le restrizioni illegittime al lavoro delle Nazioni Unite e di altri attori umanitari”, ha aggiunto il funzionario Onu.