Gb, Labour: Eluned Morgan sfida Keir Starmer su migranti e accordo UE

Gb, Labour: Eluned Morgan sfida Keir Starmer su migranti e accordo UE

K metro 0 – Londra – Cresce la tensione tra il primo ministro gallese Eluned Morgan e il leader del Labour britannico Keir Starmer, accusato di ignorare le esigenze del Galles e di mettere a rischio l’economia locale con politiche migratorie restrittive e un accordo UE-UK giudicato “insufficiente”. Nel cuore della disputa, due temi caldi:

K metro 0 – Londra – Cresce la tensione tra il primo ministro gallese Eluned Morgan e il leader del Labour britannico Keir Starmer, accusato di ignorare le esigenze del Galles e di mettere a rischio l’economia locale con politiche migratorie restrittive e un accordo UE-UK giudicato “insufficiente”.

Nel cuore della disputa, due temi caldi: la stretta sull’immigrazione proposta da Starmer e il recente accordo tra il Regno Unito e l’Unione Europea su commercio, pesca e mobilità. Per Morgan, entrambi rappresentano una minaccia concreta per il Galles.

Allarme per la politica migratoria

Intervistata dalla BBC, Eluned Morgan ha espresso preoccupazione per il piano migratorio annunciato da Starmer, che prevede il divieto di reclutamento di operatori sanitari stranieri e restrizioni sui visti per lavoratori qualificati. “Penso che le sue parole e le sue proposte possano danneggiare il Galles. Non userei quel linguaggio. Dobbiamo costruire comunità coese, dove le persone si sentano benvenute”, ha affermato.

Morgan ha ricordato che in Galles circa il 50% dei medici e dentisti del Galles occidentale si è formato all’estero. “Se blocchiamo l’accesso dei lavoratori stranieri, chi si prenderà cura dei nostri anziani? Chi lavorerà nei pub o nel turismo estivo?”.

Pur riconoscendo che il Labour gallese ha beneficiato dei fondi del governo centrale, la leader gallese ha ribadito: “Metto il mio Paese al primo posto. Il mio Paese non è lo stesso che Keir aveva in mente quando ha scritto la tessera del Labour. Io resto fedele alla via rossa gallese”.

 “Nessuna voce” sull’accordo con l’UE

Al centro dello scontro anche il nuovo accordo tra Londra e Bruxelles. Morgan ha accolto con favore il patto, che mira ad agevolare il commercio e la cooperazione in materia di pesca, sicurezza alimentare e mobilità giovanile. Tuttavia, ha lamentato la mancata consultazione da parte del governo britannico su un tema che incide direttamente su competenze devolute come la pesca.

Nel Parlamento gallese, i rivali non hanno risparmiato critiche. Darren Millar, dei Conservatori, ha accusato Morgan di aver “svenduto” l’industria della pesca gallese e di essere stata tagliata fuori dai negoziati. “Questo accordo riporta indietro il Paese: ritorna la libera circolazione, tornano i pagamenti all’UE, le regole comunitarie, e la nostra pesca viene decimata”.

Dura anche la posizione di Rhun ap Iorwerth (Plaid Cymru), secondo cui il Labour britannico continua a trattare il Galles con “disprezzo”, ignorando le istanze locali e rispondendo in modo timido ai danni della Brexit. “Abbiamo un primo ministro che dice di essere pro-Europa, ma solo a parole”, ha affermato.

Morgan: “Un accordo positivo, ma serviva più dialogo”

Morgan ha difeso l’accordo, definendolo “positivo” per il Galles: “Permetterà alle nostre aziende, soprattutto quelle del settore ittico e alimentare, di esportare senza burocrazia e ritardi. La nostra industria dei molluschi, molto più grande della pesca tradizionale, potrà finalmente operare con maggiore serenità”.

Tuttavia, ha ammesso che avrebbe voluto “una discussione più approfondita” con Westminster e ha sottolineato che solo negli ultimi giorni sono emersi i dettagli definitivi dell’intesa.

Verso le elezioni del Senedd

Le tensioni arrivano in un momento cruciale per il Labour gallese, che nel maggio 2026 affronterà le elezioni del Senedd. Per la prima volta dal 1999, quando nacque la devoluzione, il partito non è certo della vittoria. I sondaggi mostrano un’erosione del consenso, con l’avanzata di formazioni come Plaid Cymru e Riforma UK.

“Sarò fedele ai miei valori, non virerò a destra per inseguire la Riforma di Farage. Il Labour gallese deve restare ancorato ai suoi ideali storici”, ha ribadito Morgan.

Intanto, da Downing Street arriva una replica diplomatica: “Sir Keir ritiene che l’immigrazione debba essere controllata, pur riconoscendo il contributo enorme degli stranieri alla nostra società”. Ma la frattura con Cardiff sembra ormai profonda.

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Joseph Villeroy
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