K metro 0 – Madrid – Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha difeso oggi al Congresso dei deputati l’aumento della spesa per la difesa, criticando i suoi alleati parlamentari che presentano questa misura come un’alternativa alla spesa sociale. Sanchez ha affermato che tale visione rappresenta una “disinformazione” o una “mancanza di comprensione” del funzionamento dei
K metro 0 – Madrid – Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha difeso oggi al Congresso dei deputati l’aumento della spesa per la difesa, criticando i suoi alleati parlamentari che presentano questa misura come un’alternativa alla spesa sociale.
Sanchez ha affermato che tale visione rappresenta una “disinformazione” o una “mancanza di comprensione” del funzionamento dei bilanci pubblici. Durante il suo intervento, il premier ha sottolineato che l’incremento della spesa per la difesa è reso possibile dalla crescita economica e che, a sua volta, contribuirà positivamente al Pil, stimando un impatto tra lo 0,4 e lo 0,7 per cento, riferisce Nova.
Sanchez ha assicurato che ciò non comporterà tagli alla spesa sociale né aumenti delle tasse, grazie a una gestione responsabile delle risorse pubbliche e a una rigorosa disciplina fiscale. Il presidente ha inoltre giustificato l’aumento della spesa per la difesa con la necessità per l’Europa e la Spagna di adattarsi alla nuova realtà geopolitica, caratterizzata dal “neoimperialismo” di Putin, dall’instabilità nel Sahel e dal cambiamento nella strategia di sicurezza degli Stati Uniti, che hanno ridotto il loro coinvolgimento in Europa.
Sanchez ha concluso affermando che l’obiettivo è consolidare la Spagna come un partner affidabile della Nato e rafforzare la sua capacità di risposta alle minacce e alle emergenze, senza compromettere il benessere dei cittadini.