K metro 0 – Bruxelles – Questa mattina, i presidenti del Consiglio e della Commissione Europea, Antonio Costa e Ursula von der Leyen, hanno avuto una videoconferenza con i leader di Canada, Islanda, Norvegia, Regno Unito e Turchia, per aggiornarli sui risultati della riunione straordinaria del Consiglio europeo tenutasi ieri. In questa occasione, era presente
K metro 0 – Bruxelles – Questa mattina, i presidenti del Consiglio e della Commissione Europea, Antonio Costa e Ursula von der Leyen, hanno avuto una videoconferenza con i leader di Canada, Islanda, Norvegia, Regno Unito e Turchia, per aggiornarli sui risultati della riunione straordinaria del Consiglio europeo tenutasi ieri. In questa occasione, era presente anche l’Alta Rappresentante per la politica
Secondo quanto riferito da un alto funzionario dell’Unione Europea, i leader europei hanno sottolineato l’importanza di rafforzare la cooperazione con i partner Nato, sia per il sostegno all’Ucraina che per lavorare insieme verso una pace giusta e duratura. Hanno anche enfatizzato la necessità di garantire la sicurezza e la difesa europea. Durante la videoconferenza, Costa ha condiviso con i partecipanti le conclusioni raggiunte in merito al conflitto ucraino, conclusioni che hanno ricevuto il forte sostegno di tutti i Paesi membri, tranne che dall’Ungheria. Von der Leyen, invece, ha illustrato le decisioni relative al rafforzamento della base industriale
I Paesi partner hanno accolto positivamente queste iniziative, evidenziando l’importanza di una stretta coordinazione tra alleati. Hanno anche espresso apprezzamento per le decisioni chiave adottate dall’UE durante la riunione del Consiglio e hanno ribadito la loro determinazione a contribuire agli sforzi congiunti per sostenere l’Ucraina e rafforzare la cooperazione in materia di difesa. È stato inoltre sottolineato il ruolo cruciale della Nato e la necessità di garantire una forte complementarità tra tutte le iniziative.
Ieri la dichiarazione finale del Consiglio europeo sull’Ucraina ha ottenuto il consenso di 26 Paesi membri su 27, con l’Ungheria che ha scelto di non sottoscrivere il documento. È importante sottolineare che, sebbene questo Consiglio straordinario non avesse il potere di prendere decisioni operative, le quali sono state rimandate al Consiglio europeo del 20 e 21 marzo, ha svolto un ruolo fondamentale nel definire l’indirizzo politico.
Nel documento finale, l’Unione Europea ha delineato una serie di principi guida che dovrebbero orientare i Paesi membri verso un possibile accordo di pace in Ucraina. Questi principi sono stati formulati alla luce di un “nuovo slancio dei negoziati”, che riflette i cambiamenti geopolitici in corso, tra cui il mutato ruolo degli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump, che ha ridotto il suo pieno sostegno a Kiev per cercare una mediazione con la Russia.
I principi sottolineati nel documento finale sono stati chiari: prima di tutto, i negoziati sull’Ucraina non possono avvenire senza la partecipazione dell’Ucraina stessa. Inoltre, qualsiasi discussione sulla sicurezza europea deve coinvolgere direttamente l’Europa, dato che la sicurezza dell’Ucraina, dell’Europa e del resto del mondo sono interconnesse. La pace, inoltre, dovrà essere sostenibile e avvenire solo attraverso un processo che include una tregua o una cessazione del fuoco, ma solo come parte di un accordo di pace globale. Ogni possibile accordo dovrà essere accompagnato da garanzie di sicurezza credibili per l’Ucraina, al fine di evitare future aggressioni da parte della Russia. Infine, la pace dovrà rispettare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina.