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Ue, difesa e sostegno a Kiev priorità del vertice di Bruxelles

Ue, difesa e sostegno a Kiev priorità del vertice di Bruxelles

K metro 0 – Bruxelles – Il Consiglio Europeo si riunisce oggi e domani a Bruxelles con un’agenda piuttosto fitta, un po’ “anomala”. E cioè dominata dalla politica estera, con le guerre alle porte dell’Europa che oscurano, come capita sempre più spesso dal Covid in poi, le tematiche economico-finanziarie tipiche dell’Eurosummit,  che pure si terrà venerdì 22

K metro 0 – Bruxelles – Il Consiglio Europeo si riunisce oggi e domani a Bruxelles con un’agenda piuttosto fittaun po’ “anomala”. E cioè dominata dalla politica estera, con le guerre alle porte dell’Europa che oscurano, come capita sempre più spesso dal Covid in poi, le tematiche economico-finanziarie tipiche dell’Eurosummit,  che pure si terrà venerdì 22 marzo con Christine Lagarde per la Bce e Paschal Donohoe per l’Eurogruppo, riporta l’Adnkronos.

Sul tavolo dei capi di Stato e di governo ci sarà anzitutto la guerra in Ucraina, tema pressoché fisso dal febbraio 2022 ad oggi, con un collegamento in videoconferenza con il presidente Volodymyr Zelensky, dopo il consueto discorso della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. I leader intendono mandare un messaggio di “urgenza, intensità e determinazione” per quanto riguarda il sostegno militare a Kiev, spiega un alto funzionario Ue, anche se nelle conclusioni il ‘wording’ è cambiato: ora si dice a chiare lettere che “la Russia non deve prevalere”, formula che prima non era mai apparsa e che riflette l’evoluzione della situazione e le prospettive sul piano militare, meno favorevoli a Kiev rispetto a un anno fa. Gli Stati membri hanno trovato un accordo sulla riforma della European Peace Facility, il veicolo, esterno al bilancio Ue, usato finora per finanziare gli aiuti militari a Kiev, creando al suo interno un Fondo dedicato all’Ucraina e stanziando 5 miliardi di euro per gli aiuti militari quest’anno. Il presidente Charles Michel ha scritto, in un intervento pubblicato su diversi giornali europei, che bisognerebbe considerare l’emissione di obbligazioni in comune, per strutturare meglio l’Europa della difesa.

Intanto, il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, al suo arrivo al Consiglio europeo di Bruxelles ha sottolineato che occorre dare alla Banca europea per gli investimenti un mandato chiaro per il finanziamento degli investimenti nella difesa, riporta Nova.

“E’ importante promuovere l’industria della difesa, è una priorità del mio Paese ma anche dell’Unione europea”, ha detto Nauseda. A proposito della politica sanzionatoria contro la Russia, il capo dello Stato di Vilnius ha detto che “deve proseguire indipendentemente dai risultati”. “Dobbiamo introdurre altre sanzioni settoriali, sono le più efficaci, e dobbiamo lavorare al contrasto all’aggiramento delle sanzioni”, ha proseguito.

Dal canto suo, la premier dell’Estonia, Kaja Kallas al suo arrivo al vertice europeo ha dichiarato che negli investimenti per il settore della difesa europea c’è un problema di fondi.. “Ho incontrato il nostro settore di startup, che sta anche contribuendo e pensando come possiamo innovare l’industria della difesa, ma il problema è il finanziamento. Ecco perché abbiamo inviato la lettera alla Banca europea per gli investimenti per chiedere l’apertura verso gli investimenti nella difesa”, ha detto. “Dobbiamo andare avanti. Ho proposto l’utilizzo anche di eurobond. Naturalmente, ho anche detto che se non funziona allora servono altre proposte, qualche altra soluzione che possa risolvere questo problema”, ha aggiunto Kallas, concludendo che “ne abbiamo bisogno ora. Non possiamo rimandare”,

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