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Spagna, sondaggio CSI dà il Psoe in vantaggio sul PP di quasi 2 punti

Spagna, sondaggio CSI dà il Psoe in vantaggio sul PP di quasi 2 punti

K metro 0 – Madrid – Secondo il primo sondaggio dell’anno del Centro de Investigaciones Sociológicas, organismo autonomo collegato al ministero della Presidenza, il Psoe sarebbe al primo posto con una stima del 34% dei voti. I socialisti avrebbero così quasi due punti di vantaggio sul PP, che ha perso un punto rispetto a dicembre

K metro 0 – Madrid – Secondo il primo sondaggio dell’anno del Centro de Investigaciones Sociológicas, organismo autonomo collegato al ministero della Presidenza, il Psoe sarebbe al primo posto con una stima del 34% dei voti. I socialisti avrebbero così quasi due punti di vantaggio sul PP, che ha perso un punto rispetto a dicembre ed è scivolato al secondo posto con il 32,1% dei voti. Sumar e Vox rimangono rispettivamente al terzo e quarto posto, con il 9,7% e l’8,3% dei voti. Questi i risultati emersi per un’ipotetica elezione generale, basata su 4.016 interviste realizzate tra il 2 e il 5 gennaio 2024, nel mezzo delle festività natalizie e giorni prima degli accordi raggiunti tra PSOE e Junts per far passare i primi decreti della legislatura.

Gli unici a crescere rispetto ai quattro principali partiti nazionali sono dunque i socialisti, in aumento di 2,2 punti percentuali. A dicembre, la stima dei voti è stata del 31,8% e il Partito Socialista è rimasto al secondo posto, anche se ora è davanti al PP con il 34%, un record dalle elezioni generali scorse. Il PP perde l’1,1% a gennaio nelle stime di voto e, dopo essere stato in testa nei sondaggi di novembre e dicembre, torna in seconda posizione con il 32,1% dei voti, ora in forte ritardo rispetto al PSOE di 1,9 punti.

Il CSI ha tenuto conto della spaccatura tra Sumar e Podemos nel Congresso e ha chiesto di considerare entrambi i partiti separatamente. Vox continua a calare, scendendo questo mese di due decimi di punto percentuale all’8,3%. Il partito di Santiago Abascal non smette di perdere nelle stime di voto dalle elezioni generali, quando ottenne il 12,4% dei voti e il terzo posto.

Per quanto riguarda i partiti filo-indipendentisti e nazionalisti con un proprio gruppo parlamentare, cadono tutti tranne Junts. Carles Puigdemont ottiene, secondo le stime, l’1,5% dei voti, due decimi in più rispetto a dicembre, e supera ERC al primo posto. I Repubblicani otterrebbero l’1,4% dei voti, con una notevole perdita di mezzo punto percentuale. Per quanto riguarda i baschi, EH-Bildu otterrebbe lo 0,9% dei voti, due decimi in meno rispetto a dicembre, ma rimarrebbe davanti al PNV, a cui il CSI assegna lo 0,8% dei voti (un decimo in meno).

Dal primo sondaggio del 2024, riferito da Rtve, emerge che gli spagnoli continuano a preferire Sánchez come primo ministro, con il 30,4% dei voti, due punti e mezzo in più rispetto a dicembre. Lo seguono Alberto Núñez Feijóo (PP), con il 16,5%, Yolanda Díaz (6%) e Santiago Abascal (4%). Dietro a tutti c’è la presidente di Madrid, la “popolare” Isabel Díaz Ayuso (3,8%), di cui il CSI ha chiesto conto in diversi barometri.

Diversa, invece, la valutazione che gli spagnoli danno ai leader, dove nessuno di loro passa. Sánchez riconquista il primo posto e supera di stretta misura Díaz con 4,42 su dieci, mentre il leader del Sumar resta con 4,4. Al terzo posto c’è Feijóo con 4,18, seguito da Abascal (2,78). Per quanto riguarda i ministri del nuovo governo, il ministro della Difesa, Margarita Robles, e il ministro della Cultura, Ernest Urtasun, sono gli unici a passare con 5,34 e 5, rispettivamente. Va ricordato che i sondaggi sono stati effettuati anche dopo il rimpasto dell’esecutivo dovuto alla partenza di Nadia Calviño verso la Bei e alla sua sostituzione con Carlos Cuerpo alla guida del ministero dell’Economia. Il ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska, ha invece ricevuto il punteggio più basso (4,1).

I problemi economici rimangono saldamente in testa alla lista delle principali preoccupazioni degli spagnoli con il 37,3% e, inoltre, continuano ad aumentare esponenzialmente da novembre. La disoccupazione, invece, scende al terzo posto con il 23,1% dei voti, dietro alla categoria dei “problemi politici in generale”, che si attesta al 24,3%. Il “cattivo comportamento dei politici” è la quarta preoccupazione degli spagnoli (14,8%) e la quinta “il governo o specifici partiti politici” (13,1).

I problemi più rilevanti per gli intervistati sono la salute (12,5%), la qualità dell’occupazione (11,3) e l’immigrazione (9,6). Per la prima volta, la categoria “crisi dei valori” è inclusa nella top ten dei problemi (8,7%), seguita dai problemi sociali (8,1) e da quelli relativi alle disuguaglianze, comprese le disuguaglianze di genere, le differenze di classe e la povertà (7,1). La preoccupazione per la legge di amnistia scende in questo barometro al 2,3% (il mese precedente era al 3,4%). L’indipendenza della Catalogna rimane a un basso 1,3% (lo stesso del mese precedente).

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