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Terrorismo: Piantedosi, confini via terra più pericolosi per supporto logistico di Paesi transito

Terrorismo: Piantedosi, confini via terra più pericolosi per supporto logistico di Paesi transito

K metro 0 – Roma –  Sul fronte de contrasto al terrorismo i confini via terra sono più pericolosi di quelli via mare “per due ordini di motivi: uno logistico. Noi via mare intercettiamo tutti” e poi “perché la rotta balcanica determina dei transiti anche in alcuni Paesi che sono hub di radicalizzazione o forniscono

K metro 0 – Roma –  Sul fronte de contrasto al terrorismo i confini via terra sono più pericolosi di quelli via mare “per due ordini di motivi: uno logistico. Noi via mare intercettiamo tutti” e poi “perché la rotta balcanica determina dei transiti anche in alcuni Paesi che sono hub di radicalizzazione o forniscono un supporto logistico a transiti di personaggi in po’ più preoccupanti come ad esempio la Bosnia”. Lo ha detto a “Cinque minuti” su Rai1 il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Ci sono anche Paesi dove per esempio ci vengono segnalate produzioni di documenti falsi” ecco perché “la stessa Slovenia ha adottato la stessa misura con la Croazia e nel frattempo altri Paesi europei hanno adottato decisioni analoghe”, ha aggiunto il ministro. “Abbiamo fatto una classificazione” degli obiettivi più a rischio terrorismo islamico in Italia, “sono 286 quelli più sensibili che presidiamo.

“Sull’esempio di quello che è successo in Belgio e in Francia dobbiamo legittimamente stare attenti a situazioni che possono creare fenomeni di spontaneismo, di emulazione”. Lo ha detto a “Cinque minuti” su Rai1 il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Abbiamo però dalla parte nostra un sistema di consolidata esperienza e professionalità nell’intercettare questi fenomeni”, ha detto.

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