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Israele pronta a invadere Gaza. Usa, seconda portaerei nel Medio Oriente

Israele pronta a invadere Gaza. Usa, seconda portaerei nel Medio Oriente

K metro 0 – Washington – Le autorità israeliane si stanno preparando ad invadere la striscia di Gaza “nei prossimi giorni”, ordinando alle decine di migliaia di militari già radunati al confine con l’obbiettivo di “prendere Gaza City e distruggere la leadership di Hamas”. Lo hanno confermato fonti anonime al “New York Times”, spiegando che

K metro 0 – Washington – Le autorità israeliane si stanno preparando ad invadere la striscia di Gaza “nei prossimi giorni”, ordinando alle decine di migliaia di militari già radunati al confine con l’obbiettivo di “prendere Gaza City e distruggere la leadership di Hamas”. Lo hanno confermato fonti anonime al “New York Times”, spiegando che il governo israeliano intende “distruggere i vertici politici e militari di Hamas”, dopo l’attacco sferrato il 7 ottobre scorso dal movimento islamista palestinese. L’operazione rappresenterebbe la più vasta operazione di terra che le Forze armate israeliane hanno condotto dall’invasione del Libano, nel 2006. Una invasione, in ogni caso, non è stata ancora annunciata ufficialmente.

Intanto gli organizzazioni internazionali hanno lanciato un appello denunciando una crisi umanitaria senza precedente, esortiamo i leader mondiali di intervenire. Siamo allarmati dalla richiesta fatta da Israele a più di un milione di palestinesi di lasciare il nord di Gaza in meno di 24 ore. Israele deve revocare immediatamente questo ordine, poiché il trasferimento dell’intera popolazione, in tempi così brevi, mette a rischio la vita di coloro che sono costretti a fuggire. Il governo di Israele non ha fornito alcuna garanzia per la loro sicurezza durante il transito o per la sicurezza dei civili rimasti nella Striscia di Gaza, mentre i combattimenti continuano. È quanto emerso in un comunicato diffuso dalle agenzie umanitarie che operano a Gaza – Action Against Hunger – Spain, Diakonia, Handicap International / Humanity & Inclusion, Medecins du Monde- France, Medecins du Monde- Spain, Medecins du Monde- Swiss, Mercy Corps, Norwegian Refugee Council, Oxfam International, Plan International, Save the Children International, War Child UK – secondo il quale è in corso una crisi umanitaria di incredibile entità. Non ci sono strutture adeguate ad ospitare in sicurezza i residenti del nord di Gaza e la loro incolumità rimane a rischio, dato che gli attacchi aerei israeliani continuano a colpire il centro e il sud di Gaza.

Un trasferimento forzato, senza alcuna garanzia di sicurezza o di ritorno e senza provvedere ai bisogni della popolazione, rischia di equivalere a un trasferimento forzato, che è una grave violazione del diritto umanitario internazionale e codificato come crimine di guerra. Israele è tenuto, in base al diritto internazionale, a garantire la protezione di tutte le persone presenti sul posto e ad assicurare loro un supporto adeguato, anche concordando e facilitando i programmi di soccorso.

Intanto, gli Stati Uniti hanno deciso di inviare una seconda portaerei nel Mediterraneo orientale, alla luce delle rinnovate tensioni in Medio Oriente. In una nota, il Pentagono ha annunciato il dispiegamento della portaerei Uss Dwight D. Eisenhower, al fine di “prevenire nuove azioni ostili ai danni di Israele ed ulteriori escalation”. La portaerei è accompagnata dall’incrociatore Uss Philippine Sea, i cacciatorpedinieri Uss Gravely e Uss Mason, e da nove squadroni di aerei.

L’Iran anche entra in scena con una minaccia esplicita, mentre Israele ultima i “Se l’apartheid, i crimini di guerra di Israele e il genocidio non vengono fermati immediatamente, la situazione potrebbe finire fuori controllo e provocare su conseguenze di vasta portata, la cui responsabilità ricade sulle Nazioni Unite, sul Consiglio di Sicurezza e sugli stati che stanno portando il Consiglio verso un vicolo cieco”, si legge in un post su X pubblicato dalla missione dell’Iran presso le Nazioni Unite.

La comunicazione si inserisce in un quadro caratterizzato, nelle ultime ore, dalle indiscrezioni diffuse da Axios negli Stati Uniti. L’Iran ha inviato un messaggio a Israele sottolineando che non vuole un’ulteriore escalation nella guerra con Hamas. Teheran dovrà intervenire se l’operazione israeliana a Gaza continua, riferisce Axios sulla base delle informazioni fornite da due fonti diplomatiche a conoscenza della situazione.

Sul fronte diplomatico, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo cinese, Wang Yi. Il capo della diplomazia statunitense, riferisce una nota, ha ribadito il sostegno di Washington nei confronti di Israele,  Le parti hanno anche discusso la necessità di garantire la stabilità regionale e prevenire un eventuale coinvolgimento di Paesi terzi nel conflitto.

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Nizar Ramadan
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