fbpx

Baku, ministero Esteri: le “opinioni distorte” di Macron” minano il processo di pace

K metro 0 – Baku – Il portavoce del ministero degli Esteri dell’Azerbaigian, Aykhan Hajizada, ha risposto alle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, in occasione del suo discorso alla Conferenza degli ambasciatori tenuta oggi.  Secondo Hajizada, le “opinioni distorte” del presidente francese “minano il processo di pace, creano un’impressione sbagliata sulla situazione attuale nella

K metro 0 – Baku – Il portavoce del ministero degli Esteri dell’Azerbaigian, Aykhan Hajizada, ha risposto alle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, in occasione del suo discorso alla Conferenza degli ambasciatori tenuta oggi. 

Secondo Hajizada, le “opinioni distorte” del presidente francese “minano il processo di pace, creano un’impressione sbagliata sulla situazione attuale nella regione e difendono unilateralmente l’Armenia”. “Ancora una volta, l’espressione del parere del presidente francese basata sulle accuse relative alla situazione umanitaria nella regione dimostra la politica errata di questo Paese”, ha spiegato il portavoce, come si legge in una nota dell’ambasciata azerbaigiana a Roma.

“Espressioni come ‘corridoio umanitario Lachin’ del presidente francese, così come la narrativa coercitiva, sono inaccettabili e irrispettose per l’integrità territoriale e la sovranità dell’Azerbaigian”, ha aggiunto Hajizada. “Il passaggio quotidiano di dozzine di residenti armeni attraverso la strada Lachin e il posto di frontiera, così come l’identificazione della rotta ‘Aghdam-Khankendi’ e altre alternative da parte dell’Azerbaigian per il trasporto di merci, e al contrario la politicizzazione da parte dell’Armenia e di persone che si presentano come rappresentanti dei residenti armeni riguardo alle questioni relative all’utilizzo di queste strade, sono ben note in Francia. Invece di incoraggiare l’attuazione degli accordi raggiunti in questa direzione all’inizio di agosto, le opinioni a sostegno dei passi provocatori dell’Armenia sono tra i fattori che ostacolano direttamente il processo”, ha proseguito il portavoce, secondo “sarebbe più utile che la Francia, che afferma di essere stata artefice a Praga della missione dell’Ue e dell’iniziativa per il riconoscimento reciproco dei confini prevista dalla Dichiarazione di Alma-Ata del 1991, rispondesse alla domanda sul perché non abbia ideato tali iniziative per quasi 30 anni, quando i territori dell’Azerbaigian erano sotto occupazione”. 

 “L’Azerbaigian è determinato a garantire la pace e la sicurezza nella regione e tutte le interferenze esterne che ostacolino questo processo saranno fermamente prevenute”, ha concluso Hajizada.

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: