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Comunali: oltre 4,5 milioni gli elettori chiamati al voto

K metro 0 – Nova – Roma – Le prossime elezioni amministrative si svolgeranno, nella maggior parte dei Comuni, nelle giornate di domenica 14 e lunedì 15 maggio. L’eventuale ballottaggio, che si terrà solamente nei Comuni con una popolazione al di sopra dei 15 mila abitanti, sarà domenica 28 e lunedì 29 maggio. Date diverse per

K metro 0 – Nova – Roma – Le prossime elezioni amministrative si svolgeranno, nella maggior parte dei Comuni, nelle giornate di domenica 14 e lunedì 15 maggio. L’eventuale ballottaggio, che si terrà solamente nei Comuni con una popolazione al di sopra dei 15 mila abitanti, sarà domenica 28 e lunedì 29 maggio. Date diverse per Sicilia e Sardegna, nelle quali si voterà il 28 e il 29 maggio, con eventuali ballottaggi l’11 e 12 giugno. In tutti i casi, le urne saranno aperte la domenica dalle ore 7 alle ore 23, e il lunedì dalle ore 7 alle ore 15. La tornata elettorale riguarderà 793 Comuni, 598 dei quali di Regioni a statuto ordinario e 195 di Regioni a Statuto speciale. Per quanto riguarda la popolazione, la maggioranza dei Comuni interessati (683) è al di sotto dei 15 mila abitanti. I principali Comuni che andranno al voto sono Ancona, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso e Vicenza. La tornata elettorale di domenica 14 e lunedì 15 maggio interesserà 595 comuni per un numero di elettori pari a 4.587.877 (di cui 402.967 all’estero) distribuiti su 5.426 sezioni. Per quanto concerne le modalità di voto, la legge elettorale distingue tra Comuni con una popolazione al di sopra o al di sotto dei 15 mila abitanti.

Per i Comuni al di sotto dei 15 mila abitanti, l’elezione avviene sempre al primo turno, per cui viene eletto il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti, senza che sia necessario il raggiungimento della maggioranza assoluta (il 50 per cento più uno dei voti totali). Per ciascun candidato viene presentata anche una lista di candidati consiglieri comunali. La lista del sindaco che viene eletto ottiene i due terzi dei seggi disponibili nel Consiglio comunale, mentre l’altro terzo viene diviso in maniera proporzionale tra le altre liste che si sono presentate. Il primo seggio va al candidato sindaco, e a seguire i consiglieri che hanno ottenuto più voti. Sul fronte delle preferenze, è da sottolineare che non è possibile procedere con il voto disgiunto, ossia votare per un candidato sindaco e poi per un consigliere non appartenenti alla medesima lista. Nei Comuni al di sopra dei 15 mila abitanti, viene eletto il candidato sindaco che ottiene la maggioranza assoluta dei voti, cioè il 50 per cento più uno di tutte le persone che sono andate a votare. Nel caso in cui nessuno ottenga la maggioranza assoluta, si va al ballottaggio, al quale si sfidano i due candidati più votati, e che si tiene due settimane dopo la prima tornata. Per quanto riguarda la formazione del Consiglio comunale, ciascun candidato sindaco può essere sostenuto da una o più liste. Il 60 per cento dei seggi è assegnato alle liste collegate al sindaco eletto, mentre il resto è diviso tra le altre liste proporzionalmente al numero di voti ottenuto. I primi posti vanno ai candidati sindaci non eletti, a cui seguono i candidati consiglieri, in base al numero di preferenze ottenuto. Nei Comuni che hanno più di 15 mila abitanti è possibile esprimere il voto disgiunto: i cittadini, quindi, potranno votare per un candidato sindaco ed esprimere, al contempo, una preferenza per un candidato consigliere iscritto a una lista differente.

Tra i comuni che vanno al voto nel Lazio troviamo Latina, dove sono in corsa due candidati: Matilde Eleonora Celentano per il centrodestra e Damiano Coletta per il centrosinistra. Si vota anche nelle Marche, con Ancona che vede sei candidati: Daniele Silvetti (centrodestra), Ida Simonella (centrosinistra), Francesco Rubini con la lista “Altra idea di città”, Roberto Rubegni (Europa verde) e infine Enrico Sparapani e Marco Battino. A Brescia risultano in corsa quattro candidati a sindaco, tra cui Laura Castelletti, attuale vicesindaco in corsa per il centrosinistra, Alessandro Lucà per la coalizione di Unione popolare e Partito comunista italiano con il Movimento 5 stelle. Seguono Alessandro Maccabelli con la lista civica “Maddalena” e Fabio Rolfi, già vicesindaco a Brescia in passato, che è in corsa con il centrosinistra. Il comune di Brindisi vede invece quattro candidati: Riccardo Rossi con una alleanza di sinistra composta da Brindisi bene comune e Verdi e Sinistra italiana, Roberto Fusco in una coalizione di centrosinistra tra Pd e M5S, Giuseppe Marchionna e Pasquale Ruperti con il centrodestra. Sempre tra il 14 e il 15 maggio si voterà anche a Imperia, dove sono in corsa cinque candidati tra cui il sindaco uscente Claudio Scajola sostenuto dalle liste civiche “Avanti con Scajola”, “Insieme con Scajola” e “Prima Imperia” con il centrodestra. Per il centrosinistra troviamo invece Ivan Bracco. Gli altri sono Luciano Zerbano, Enrico Lauretti e Stefano Semeria.

A Massa si ricandida il sindaco uscente Francesco Persiani con Lega e Forza Italia, che sarà sfidato da Marco Guidi (Fratelli d’Italia), Romolo Enzo Ricci (Pd e Avs), Daniela Bennati (M5S), Cesare Maria RegagliniAndrea Barotti, Marco Lenzoni e Guido Mussi. Pisa vedrà invece sei candidati: Francesco Auletta, candidato a sindaco con le liste “Una città in comune “ e “Unione popolare”, Alexandre Dei (Patto unico), Rita Mariotti (Terzo polo), Paolo Martinelli (centrosinistra), Edoardo Polacco (comitato Libertà toscana) e Michele Conti (centrodestra). A Siena è invece una corsa a otto: Alessandro Bisogni (Siena popolare), Elena Boldrini (M5S), Roberto Bozzi (Azione), Massimo Castagnini (Terzo polo), Nicoletta Fabio (centrodestra), Anna Ferretti (centrosinistra), Emanuele Montomoli e Fabio Pacciani. La corsa a sindaco per il comne di Sondrio vede invece tre candidati: il sindaco uscente Marco ScaramelliniSimone Del Curto e Luca Zambon. Tre candidati anche a Teramo, dove troviamo per il centrodestra l’avvocato Carlo Antonetti, il sindaco uscente Gianguido D’Alberto per il centrosinistra e Maria Cristina Marroni con Italia Viva.

Corsa a sette per il comune di Terni con Stefano Bandecchi, Paolo Cianfoni, Claudio Fiorelli, Emanuele Fiorini, Jose Maria Kenny, Orlando Masselli E Silvia Tobia. A Treviso vanno invece alle urne cinque candidati: Mario Conte, primo cittadino uscente con la Lega, Giorgio Di Nardi per il centrosinistra, Nicolò Maria Rocco con il Terzo Polo e Maurizio Mestriner con M5S. A Vicenza il sindaco uscente Francesco Rucco (Fd’I+FI) se la vedrà con altri sei candidati: Giacomo Possamai per il centrosinistra, Edoardo Bortolotto (M5S), Claudio Cicero, Lucio Zoppello e Stefano Crescioli che corrono con lista civica unica e infine l’unica donna Annarita Simone. In Sicilia si vota nei comuni di Catania, Ragusa e Siracusa. Nel catanese i candidati favoriti dai sondaggi sono Maurizio Caserta per il centrosinistra e il M5S e Enrico Trantino per il centrodestra. Gli altri candidati sono Vincenzo Drago, Giuseppe Giuffrida, Giuseppe Lipera, Gabriele Savoca, Maurizio Loritto e Lanfranco Zappalà. A Ragusa troviamo quattro candidati tra cui l’attuale sindaco Giuseppe Cassì con il centrosinistra. Risponde il centrodestra con Giovanni Cultrera. Infine il centrosinistra candida rispettivamente con Pd e M5S Riccardo Schininà E Sergio Ferricieli. Infine a Siracusa è una corsa a otto dove il sindaco uscente Francesco Italia (Azione) se la vedrà con Giancarlo Carozzo 8Italia Viva), Renata Giunta (centrosinistra), Ferdinando Messina (centrodestra), Edy Bandiera (lista Bandiera sindaco), Michele Mangiafico (Movimento civico 4), Roberto Triglio (Sicilia Vera) e Moudih Abdelaziz (Vespri siracusani).

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