K metro 0 – Madrid – Il prezzo medio dei carburanti in Spagna è tornato a salire per la seconda settimana di seguito, fino al 5 per cento, dopo cinque cali consecutivi della scorsa settimana, facendo sì che il diesel si avvicinasse alla soglia dei 2 euro al litro. Lo riferisce rtve.es.

Così, il prezzo medio di un litro di benzina s’è impennato di 4,5 centesimi, attestandosi a 1,756 euro, il livello più alto dall’inizio di settembre secondo i dati del Bollettino petrolifero dell’Unione europea. Per quanto riguarda il gasolio, l’aumento è stato di 9,3 centesimi in più rispetto alla settimana scorsa, per salire a 1,949 euro al litro, il picco registrato da metà luglio.

C’è da dire che entrambi i carburanti rimangono lontani dai massimi raggiunti la scorsa estate, quando a luglio la benzina ha raggiunto i 2,141 euro e il diesel i 2,1 euro. Inoltre, il prezzo medio di un litro di gasolio in Spagna resta superiore a quello della benzina per la decima settimana consecutiva, con un divario di poco più di 19 centesimi. Con lo sconto di 20 centesimi al litro che il governo applica ai carburanti dal 1° aprile, il prezzo della benzina sarebbe di 1,556 euro al litro e quello del diesel di 1,749 euro al litro. Così, la benzina rimane al di sotto dei livelli precedenti all’entrata in vigore dell’aiuto -1,818 euro al litro-, anche se nel caso del diesel supera tale livello -1,837 euro-.

Questa settimana, il primo vicepresidente del governo e ministro dell’Economia e trasformazione Digitale, Nadia Calviño, non ha escluso la possibilità che il sussidio per il carburante, in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno per tutta la popolazione, venga limitato per alcuni settori e gruppi interessati nel caso in cui si decida di estenderlo più a lungo.

In confronto alla stessa settimana del 2021, includendo i sussidi, il prezzo di un litro di benzina è comunque quasi del 5% più caro, mentre quello del diesel sfiora il 29% in più. A questi livelli, il prezzo della benzina senza piombo 95 in Spagna rimane comunque inferiore alla media continentale di 1,831 euro al litro e alla media della zona euro di 1,884 euro. Nel caso del diesel, il prezzo in Spagna è inferiore alla media dell’Ue, che è di 1.970 euro, e anche a quella della zona euro, con un prezzo di 2.008 euro.

I costi dei carburanti dipendono da molti fattori, oltre alla guerra in corso in Ucraina; come il prezzo specifico del carburante (indipendente dal prezzo del petrolio), l’andamento del greggio, le tasse, il costo delle materie prime e della logistica e i margini lordi. Inoltre, le variazioni del prezzo del greggio non si ripercuotono direttamente sui prezzi dei carburanti, ma con un certo ritardo. Giovedì il Brent, il benchmark europeo, è stato scambiato a oltre 93 dollari al barile, mentre il greggio statunitense Texas è stato scambiato a circa 86 dollari.

Nel frattempo, il prezzo dell’elettricità si attesta a 86,66 euro/MWh, perché anche il prezzo del gas scende e si stabilizza a 31,77 euro, il livello più basso degli ultimi 15 mesi. Ciò significa che quest’ultimo sarà inferiore ai 40 euro stabiliti dal governo nell'”eccezione iberica” per ridurre il prezzo dell’elettricità, cosa che non è mai accaduta da quando è stata attivata a giugno. Essendo al di sotto di questo limite, questo meccanismo non verrà applicato per la prima volta questo giovedì. Le ragioni di questo calo del prezzo del gas sono il calo della domanda, perché non fa ancora freddo, e il fatto che le riserve in Europa sono piene.

Di conseguenza, il prezzo medio dell’elettricità per i clienti a tariffa regolamentata giovedì sarà di 86,66 euro/MWh, il 7,7% in più rispetto a mercoledì, secondo i dati provvisori dell’Operatore del mercato energetico iberico (OMIE). Il prezzo massimo sarà registrato tra le 21:00 e le 22:00, con 122,96 euro/MWh, mentre il minimo della giornata, pari a 64,22 euro/MWh, sarà tra le 15:00 e le 16:00.