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Il Portogallo è fra i paesi più ritardatari nel pagamento delle utenze

Il Portogallo è fra i paesi più ritardatari nel pagamento delle utenze

K metro 0 – Lisbona – I portoghesi continuano ad essere gli europei con la minore capacità di pagare le bollette per tempo e la situazione sta peggiorando, secondo il barometro del benessere finanziario 2022, lanciato da Intrum (società di gestione del credito leader del mercato in Europa). Il Portogallo si trova così al 22°

K metro 0 – Lisbona – I portoghesi continuano ad essere gli europei con la minore capacità di pagare le bollette per tempo e la situazione sta peggiorando, secondo il barometro del benessere finanziario 2022, lanciato da Intrum (società di gestione del credito leader del mercato in Europa).

Il Portogallo si trova così al 22° posto in una tabella di 24 paesi europei, appena davanti a Ungheria e Grecia. Nel 2020, i portoghesi erano in fondo alla classifica (19° posizione), ma nella lista di quest’anno le difficoltà nel pagare le bollette in tempo sono peggiorate. I paesi con la migliore disponibilità e reattività nel saldare le bollette in tempo sono Germania, Danimarca e Austria, che occupano rispettivamente il 1°, 2° e 3° posto.

Intrum (www.intrum.it) misura il comportamento dei consumatori in 24 paesi europei in un barometro su base annua. Se la capacità di pagare le bollette in tempo è peggiorata, il benessere finanziario è però migliorato nel 2021. Come la Spagna e l’Italia, il Portogallo ha visto difatti la sua posizione uscire da momenti più cupi un anno dopo l’inizio della pandemia. Tuttavia, avverte l’azienda leader nel settore dei servizi di gestione del credito, “è importante notare che molti dei suoi consumatori sono stati decisamente colpiti dalla crisi e stanno ancora lottando per sopravvivere, poiché la pandemia ha colpito diversi gruppi di consumatori in modo non uniforme”.

Sempre secondo il barometro, il Portogallo è al sesto posto in termini di alfabetizzazione finanziaria. Una “posizione molto soddisfacente per il paese lusitano, dimostrando così che l’alfabetizzazione finanziaria è una questione sempre più importante e affrontata dalle famiglie portoghesi”. Nei primi tre posti ci sono rispettivamente Finlandia, Svezia e Irlanda. L’Italia e la Francia sono in fondo alla classifica.

Per quanto riguarda la capacità di risparmiare per il futuro, invece, i portoghesi occupano il 16° posto nella classifica. Rispetto ai dati del 2020, Lisbona è in una posizione migliore (19° posto nel 2020). La Spagna spicca invece tre posizioni sopra il Portogallo, occupando il 13° posto nella classifica. In cima ci sono l’Irlanda (1° posto), i Paesi Bassi (2° posto) e la Svizzera (3° posto).

La guerra provoca, in definitiva, incertezza tra i consumatori europei, cosa che si è già fatta sentire nel comportamento delle famiglie, come la difficoltà di bilanciare le loro entrate e uscite mensili, sottolinea Intrum. Inoltre, a causa dei continui e forti aumenti dei prezzi, le famiglie e le imprese cominciano ad avere difficoltà a soddisfare i loro obblighi finanziari.

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