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Pace in Medio Oriente: Macron chiama ma Biden (per ora) non risponde

Pace in Medio Oriente: Macron chiama ma Biden (per ora) non risponde

K metro 0 – Parigi – La Francia ha presentato all’ONU una proposta di tregua per il conflitto in corso tra israeliani e palestinesi. La risoluzione ha trovato l’appoggio della Giordania e dell’Egitto, che ieri aveva già proposto, “attraverso canali privati”, un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a partire dalle 6 di mattina

K metro 0 – Parigi – La Francia ha presentato all’ONU una proposta di tregua per il conflitto in corso tra israeliani e palestinesi.

La risoluzione ha trovato l’appoggio della Giordania e dell’Egitto, che ieri aveva già proposto, “attraverso canali privati”, un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a partire dalle 6 di mattina (ora locale). Hamas avrebbe accettato. Silenzio invece da Gerusalemme.

Parigi vorrebbe uscire dall’impasse. Ma l’adozione di una semplice dichiarazione sul conflitto, da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, è bloccata da otto giorni. Washington ha gcià rifiutato tre proposte rispettivamente da Cina, Tunisia e Norvegia.

Dall’inizio delle ostilità fra lo Stato ebraico e le milizie di Hamas a Gaza, sono rimaste uccise 230 persone, per la maggior parte palestinesi. In nove giorni sono stati lanciati 3700 razzi (saliti a 3750 nella nottata) neutralizzati al 90% dalla difesa antiaerea israeliana.

Intanto, il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyau, hanno fatto il punto sullo stato delle cose a Gaza in un colloquio telefonico.

Biden ha detto a Netanyau che si aspetta “una significativa de-escalation oggi verso un cessare il fuoco”. Ma premier israeliano gli ha risposto: “Non siamo con il cronometro in mano ma vogliamo piuttosto raggiungere gli obiettivi dell’operazione”. In casi precedenti il conflitto è andato avanti per un periodo prolungato, perciò “non possiamo stabilire la durata di questa operazione”.

Così le armi ancora non tacciono. Il lancio di razzi da Gaza verso il sud di Israele e in particolare verso la città di Ashkelon (la più colpita) è proseguito con intensità, mentre l’aviazione israeliana proseguiva gli attacchi ai tunnel sotterranei di Gaza usati da Hamas come nascondigli. L’ondata di razzi israeliani ha provocato 42 morti e abbattuto tre edifici.

La proposta di cessate il fuoco della Francia, oltre all’appoggio di Egitto e Giordania, ha trovato un consenso anche da parte dell’ambasciatore cinese all’ONU, Zhang Jun.

In una riunione trilaterale con il presidente egiziano Al Sisi e il re di Giordania, Macron ha lanciato “un’iniziativa umanitaria per la popolazione civile di Gaza in collegamento con le Nazioni Unite”. I leader dei tre paesi, oggi tutti in pace con Israele, si sono messi d’accordo su tre semplici elementi: cessazione dei lanci di razzi, cessate il fuoco e risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Ma Washington rimane ancora del parere che una dichiarazione pubblica del Consiglio di Sicurezza non aiuterebbe a calmare le tensioni tra israeliani e palestinesi.

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