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Giappone: l’industria farmaceutica non concorda sulla revoca dei brevetti

Giappone: l’industria farmaceutica non concorda sulla revoca dei brevetti

K metro 0 – Tokyo – L’associazione delle industrie farmaceutiche giapponesi si è opposta alla proposta americana per la sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini anti covid, riferisce la testata nipponica “The Mainichi”. I rappresentanti dell’ente industriale, ‘Japan Pharmaceutical Manufactures Association’, associazione di categoria che riunisce 74 aziende farmaceutiche orientate alla ricerca, hanno controbattuto che,

K metro 0 – Tokyo – L’associazione delle industrie farmaceutiche giapponesi si è opposta alla proposta americana per la sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini anti covid, riferisce la testata nipponica “The Mainichi”.

I rappresentanti dell’ente industriale, ‘Japan Pharmaceutical Manufactures Association’, associazione di categoria che riunisce 74 aziende farmaceutiche orientate alla ricerca, hanno controbattuto che, pur accettando la sospensione, non sarebbe comunque garantita una produzione di vaccini di qualità equivalente a quelli già disponibili; anzi, così facendo, potrebbero circolare prodotti non efficaci, e potrebbe anche aumentare il rischio di effetti collaterali. Dall’altra parte della barricata ci sono anche le grandi aziende farmaceutiche, a partire dalla statunitense Pfizer “per niente” d’accordo alla revoca, come evidenziato dal ceo Albert Bourla.

La liberalizzazione dei brevetti è vista, dall’amministrazione Biden, come modo privilegiato per aiutare ad espandere le forniture globali, e così contrastare la pandemia.

L’Europa si divide. La proposta del presidente Joe Biden incassa molti sì tra i leader europei, tra cui quello del premier italiano Mario Draghi, ma restano da superare pesanti perplessità a partire da quelle della Germania. Tra i perplessi anche la Svizzera. In una dichiarazione trasmessa all’agenzia Keystone-ATS, la Segreteria di Stato dell’economia (Seco) ritiene “significativo” l’annuncio arrivato dagli Stati Uniti. Per la Seco, tuttavia, questa sospensione temporanea non garantirà un accesso “equo, economico e rapido” ai vaccini e ad altre tecnologie contro la pandemia.

Anche la Federazione internazionale delle case farmaceutiche (Ifpma) aveva giudicato ”deludente” la decisione annunciata dal presidente Usa. “Siamo totalmente in linea con l’obiettivo che i vaccini siano rapidamente ed equamente distribuiti nel mondo. Ma come abbiamo ripetuto più volte, una sospensione è la risposta semplice ma sbagliata a un problema complesso”, si legge in una nota.

Nel frattempo, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), attraverso il suo capo, Ngozi Okonjo-Iweala, invece si è espressa favorevolmente in proposito, così come ha già fatto l’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS). A tal proposito, il Direttore Generale della OMS, Tedros Ghebreyesus, ha anche invitato gli altri stati a seguire questa strada, pur con le difficoltà che la proposta comporta.

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Alessio Lauro
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