K metro 0 – Washington – Il Segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà a Bruxelles martedì per unirsi al Segretario della Difesa Lloyd Austin nelle consultazioni con alleati e partner della NATO per discutere del gasdotto Nord Stream 2, e dei rapporti tra i paesi UE, l’Iran e la Cina.

Austin, prima di incontrare gli alleati a Bruxelles, discuterà del futuro delle forze armate statunitensi in Germania dove incontrerà il ministro della Difesa tedesco Annegret Kramp-Karrenbauer per rafforzare il valore delle relazioni di difesa bilaterale. “Altri argomenti di discussione includono la lotta all’influenza maligna dei nostri rivali strategici condivisi e il dialogo continuo sulla posizione delle forze statunitensi in Germania e altrove”, ha affermato il Pentagono in una dichiarazione. È chiaro che si parlerà soprattutto del gasdotto Nord Stream 2 sul quale Blinken, il 18 marzo, aveva affermato: “Questo gasdotto è un progetto geopolitico russo volto a dividere l’Europa e diminuire la sicurezza energetica europea”. Dopo la sua sosta in Germania, Austin si recherà a Bruxelles per incontrare il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg per discutere di come gli alleati possono affrontare “il comportamento destabilizzante della Russia, una Cina in ascesa, il terrorismo e le sfide globali come COVID-19 e il cambiamento climatico “, riferisce il Pentagono.

Prima di ritornare negli Usa giovedì, Blinken terrà incontri bilaterali con varie controparti europee per “riaffermare l’impegno degli Stati Uniti nell’alleanza transatlantica come partnership fondamentale per il raggiungimento di obiettivi comuni”, ha dichiarato il portavoce del dipartimento Ned Price. La visita in Europa arriva mentre il Pentagono sta rivedendo un piano dell’ex amministrazione Trump che prevede il ritiro di quasi 12.000 truppe dalla Germania e il riposizionamento negli Stati Uniti e in altre parti d’Europa. Inoltre, il piano sposterebbe EUCOM e AFRICOM da Stoccarda. L’obiettivo dell’amministrazione Biden è quello di riprendere la propria politica estera “americanocentrica” e di ripristinare le relazioni transatlantiche, che l’ex presidente Donald Trump ha per lungo tempo ignorato, e quindi risanare e rinvigorire le alleanze degli Stati Uniti con l’Europa.