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Cina: cresce il settore manifatturiero, tensioni per le fabbriche più piccole

Cina: cresce il settore manifatturiero, tensioni per le fabbriche più piccole

K metro 0 – Pechino – L’attività industriale cinese è tornata ai livelli di crescita pre-coronavirus, con i sondaggi sulle fabbriche che hanno raggiunto i massimi livelli a novembre. La crescita dei titoli però, maschera le lotte per le aziende più piccole e pressioni incombenti per gli esportatori. Le letture degli indici ufficiali e dei

K metro 0 – Pechino – L’attività industriale cinese è tornata ai livelli di crescita pre-coronavirus, con i sondaggi sulle fabbriche che hanno raggiunto i massimi livelli a novembre. La crescita dei titoli però, maschera le lotte per le aziende più piccole e pressioni incombenti per gli esportatori.

Le letture degli indici ufficiali e dei responsabili degli acquisti di Caixin, secondo quanto riporta Reuters, hanno raggiunto i massimi di tre e dieci anni rispettivamente il mese scorso, un riflesso della forte ripresa complessiva del settore industriale.

I dati ufficiali mostrano anche che i profitti industriali per le grandi aziende sono cresciuti al ritmo più rapido dal 2017 a ottobre. Le apparecchiature, l’elettronica e la produzione di automobili hanno registrato prestazioni particolarmente buone, aiutate dai sussidi statali destinati al consumo di automobili e elettrodomestici.

Dietro i forti numeri dei titoli, molte piccole imprese stanno ancora lottando, affermano i dati ufficiali e gli analisti. “La ripresa non è uniforme, perché è trainata da investimenti e costruzioni, e principalmente per le grandi aziende”, ha affermato Dan Wang, capo economista presso Hang Seng Bank (Cina).

A seguito di una serie di misure di sostegno quest’anno, la banca centrale cinese è passata a una posizione più stabile. Dopo una serie di insolvenze obbligazionarie di alto profilo, questa settimana la PBOC ha inaspettatamente immesso 200 miliardi di yuan (23 miliardi di sterline) attraverso la sua linea di prestito a medio termine di un anno, in un apparente tentativo di placare il mercato.

I dati ufficiali mostrano che la ripresa dell’attività di fabbrica per le aziende più piccole è rimasta molto indietro rispetto a quella di quelle più grandi da quando la pandemia ha bloccato l’attività industriale all’inizio dell’anno.

“La ripresa dell’industria manifatturiera è ancora irregolare”, ha detto Zhao Qinghe, un funzionario del National Bureau of Statistics, nei commenti rilasciati insieme ai dati PMI di novembre. Alcuni settori, come il tessile, hanno visto l’attività delle fabbriche continuare a rallentare ogni mese quest’anno, ha aggiunto Zhao.

Per quanto riguarda gli esportatori devono anche affrontare le incertezze dovute all’apprezzamento della valuta yuan e alla domanda globale incerta, affermano gli analisti.

La valuta ha iniziato il suo trend di apprezzamento a giugno e ha registrato sei mesi consecutivi di guadagni. È cresciuto di quasi il 9% rispetto al dollaro dalla fine di maggio.

I contagi in aumento e nuovi blocchi per alcuni partner commerciali chiave potrebbero intaccare la domanda di alcune esportazioni cinesi. Portare la situazione virus sotto controllo all’estero potrebbe anche ridurre il suo vantaggio competitivo nella produzione di altri beni.

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