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Regno Unito, lo “Stronger Towns Fund” prevede 1.6 milioni di sterline per aiutare le città nel post Brexit  

Regno Unito, lo “Stronger Towns Fund” prevede 1.6 milioni di sterline per aiutare le città nel post Brexit  

K metro 0 – Londra – Un fondo governativo da 1,6 miliardi di sterline è stato lanciato per sostenere le città meno abbienti del Regno Unito dopo la Brexit. Le città in difficoltà nel nord dell’Inghilterra e nelle Midlands riceveranno una sovvenzione di 1,6 miliardi di sterline, divisa sul territorio dell’Inghilterra utilizzando una formula basata sulle esigenze e

K metro 0 – Londra – Un fondo governativo da 1,6 miliardi di sterline è stato lanciato per sostenere le città meno abbienti del Regno Unito dopo la Brexit. Le città in difficoltà nel nord dell’Inghilterra e nelle Midlands riceveranno una sovvenzione di 1,6 miliardi di sterline, divisa sul territorio dell’Inghilterra utilizzando una formula basata sulle esigenze e le priorità: più della metà del denaro, da distribuire nell’arco di sette anni, andrà appunto nel nord del Paese e nelle Midlands.

Il Dipartimento per gli Alloggi, le comunità e il governo locale ha detto che ci saranno ulteriori annunci “a tempo debito” per Galles, Scozia e Irlanda del Nord.

Il nuovo “Stronger Towns Fund”, con sussidi in contanti per i collegi elettorali che hanno votato favorevolmente alla Brexit, viene svelato pochi giorni prima che i parlamentari votino nuovamente sull’accordo raggiunto per la brexit, con Bruxelles, dal Premier May.Secondo i gruppi d’opposizione, questo finanziamento farebbe parte di un piano architettato da Theresa May, per ottenere dai laburisti il sostegno  necessario all’approvazione del suo accordo di uscita con Bruxelles, dopo la prima bocciatura di gennaio scorso.

Il governo afferma invece che promuoverà la crescita, specie nelle aree meno prospere del Paese, e darà alle comunità una voce in capitolo, nel loro futuro dopo la Brexit.

John Mann, deputato di Bassetlaw, una ex-area mineraria di carbone nel Nottinghamshire, ha detto al Primo Ministro il mese scorso, durante un dibattimento, di “mostrarci i soldi”, con “investimenti di trasformazione” in aree che hanno votato per andarsene.

“Per troppo tempo nel nostro Paese la prosperità è stata ingiustamente diffusa”, ha affermato il Primo Ministro. “La nostra economia ha funzionato bene per alcuni posti, ma vogliamo che funzioni per tutte le comunità”. La May ha poi aggiunto che le comunità di tutto il Paese, che hanno votato a favore della Brexit, vogliono un cambiamento per il meglio, con più opportunità e maggiori controlli: “Queste città hanno un’eredità gloriosa, un enorme potenziale e, con l’aiuto giusto, un futuro brillante davanti a loro”. Il Cancelliere-ombra laburista, John McDonnel,l ha dichiarato che “Il Fondo per queste città sa di disperazione, da parte di un governo ridotto a corrompere i parlamentari per votare per la dannosa legislazione sulla Brexit”; e che “Il motivo per cui le nostre città stanno lottando è a causa di un decennio di tagli, incluso…il mancato investimento nelle imprese e nelle nostre comunità”.

Il Segretario per le Comunità locali, James Brokenshire, ha dichiarato: “Abbiamo ascoltato le persone che sono preoccupate da cambiamenti epocali per le loro comunità, e sono determinato a fornire il supporto di cui hanno bisogno per creare un futuro più prospero oltre la Brexit”.

I parlamentari Tory non sono troppo contenti del Primo ministro, e l’avevano già avvertita di non “rimbalzarli” in un rapido voto sulla sua proposta sulla Brexit. Nel frattempo, il rigido European Reform Group sta chiedendo almeno due giorni di tempo parlamentare per esaminare eventuali modifiche al backstop irlandese che la May potrebbe strappare da Bruxelles prima del voto “significativo” promesso il 12 marzo.

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