Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Il Cairo – L’Egitto ha espresso la sua condanna per le dichiarazioni “irresponsabili e totalmente inaccettabili” del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in merito alla possibilità di costruire uno Stato palestinese in Arabia Saudita. Lo ha riferito un comunicato stampa della diplomazia del Cairo, definendo la proposta un attacco diretto alla
READ MOREK metro 0 – Gaza – Con l’entrata in vigore della tregua nella Striscia di Gaza, domenica 19 gennaio, i tre ministri del partito Forza Ebraica, Itamar Ben Gvir, responsabile della Sicurezza Nazionale, Avi Maoz (viceministro per l’Identità nazionale ebraica) e Orit Strock (ministro per gli Insediamenti) si sono dimessi, denunciando un cessate il fuoco
READ MOREK metro 0 – Tel Aviv – L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che è stato raggiunto un accordo con Hamas per una tregua e il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza. L’accordo, annunciato mercoledì dai mediatori di Qatar, Stati Uniti e Egitto, vedrebbe una pausa nei combattimenti nella Striscia e porterebbe al
READ MOREK metro 0 – Tel Aviv – Rimane la suspense sulla partecipazione di Netanyahu alla cerimonia per l’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau in Polonia, in calendario il prossimo 27 gennaio. “Il premier israeliano teme di essere arrestato a causa del mandato di cattura emesso nei suoi confronti dalla Corte penale
READ MOREK metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – Tutti i Paesi che aderiscono alla Corte Penale Internazionale, quindi anche la Francia, sono tenuti ad eseguire i mandati di arresto emessi dall’Aja, inclusi quelli nei confronti di capi di Stato o di governo esteri, come il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Nel caso in cui questi Paesi
READ MOREK metro 0 – l’Aja – La Corte penale internazionale potrebbe revocare i mandati d’arresto spiccati nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, se la Corte si convincesse del fatto che in Israele fosse aperta un’indagine approfondita. Lo ha detto in un’intervista radiofonica a Kan il portavoce della Cpi, Fadi El Abdallah, aggiungendo che
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