Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020
K metro 0 – Sarajevo – La Croce Rossa internazionale ha lanciato un monito riguardo una ‘imminente catastrofe umanitaria’ in un centro per rifugiati sovraffollato in Bosnia, al confine con la Croazia, e ha chiesto l’immediato trasferimento degli occupanti in un’area più sicura. Dal comunicato pubblicato giovedì, si evince che a Vucjak (il centro rinominato
READ MOREK metro 0 – Sarajevo – La Repubblica Srpska, l’entità serba della Bosnia, non permetterà la permanenza sul proprio territorio di migranti e profughi. Lo ha affermato il rappresentante serbo nella presidenza tripartita bosniaca Milorad Dodik, commentando la decisione del Gruppo operativo per le migrazioni del cantone Una-Sana, di dislocare i migranti presenti nel centro
READ MOREK metro 0 – Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha espresso particolari preoccupazioni sul rischio di vedere “terroristi” scappare dal nordest della Siria. Tuttavia, nel proprio intervento di mercoledì, non ha menzionato l’avanzata della Turchia nella regione nei confronti dei curdi, ex alleati degli Usa, a seguito del ritiro delle truppe statunitensi decise dal presidente,
READ MOREK metro 0/Africa ExPress – Città del Messico – Le autorità hanno messo una guardia nazionale a sorvegliare la salma di un migrante camerunense, annegato a largo delle coste del Messico. Il naufragio di una piccola imbarcazione con a bordo una decina di persone si è verificato venerdì scorso nelle acque antistanti allo stato di Chiapas, confinante
READ MOREK metro 0 – Roma – Il ministro dell’Interno italiano, Luciana Lamorgese, rivolge un appello a tutti gli Stati dell’Ue in tema di migranti: “Non possono essere lasciati soli gli Stati più esposti”. Lamorgese, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato dalla situazione in Siria: “La crisi siriana può essere affrontata soltanto con una
READ MOREK metro 0 – Roma – La riunione dei ministri degli Interni dell’Ue, a Lussemburgo, è stata l’inizio di un percorso, che si spera di concludere entro novembre-dicembre, verso la condivisione con un numero importante di paesi membri del pre-accordo di Malta sugli sbarchi e la ripartizione dei richiedenti asilo salvati in mare nel Mediterraneo
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