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Turchia, migranti: nave affonda al lago di Van, 7 morti. Prosegue l’avanzata delle truppe siriane

Turchia, migranti: nave affonda al lago di Van, 7 morti. Prosegue l’avanzata delle truppe siriane

K metro 0 – Istanbul – Un’altra tragedia si è consumata nella Turchia orientale, dove una barca che trasportava migranti provenienti dal Pakistan, dal Bangladesh e dall’Afghanistan è affondata nel lago di Van, vicino al confine con l’Iran: si contano almeno sette persone morte, secondo quanto riportano i funzionari. Cinque sono morti sul posto e

K metro 0 – Istanbul – Un’altra tragedia si è consumata nella Turchia orientale, dove una barca che trasportava migranti provenienti dal Pakistan, dal Bangladesh e dall’Afghanistan è affondata nel lago di Van, vicino al confine con l’Iran: si contano almeno sette persone morte, secondo quanto riportano i funzionari. Cinque sono morti sul posto e gli altri due in ospedale. Sessantaquattro migranti sono stati salvati e portati negli ospedali e nei rifugi vicini.

L’incidente è avvenuto intorno alle 03:00 ora locale (00:00 GMT). Non è ancora chiaro il motivo per cui si trovano sulla barca che si è capovolta proprio mentre si avvicinava al distretto di Adilcevaz a Bitlis, sulle rive settentrionali del lago, come riferisce l’ufficio del governatore.

La Turchia rappresenta da sempre un punto di passaggio chiave per i migranti che cercano di raggiungere l’Europa. Molti fuggono dalla violenza e dalle persecuzioni nei loro paesi d’origine. Quest’anno le forze di sicurezza turche hanno fermato circa 441.532 migranti privi di documenti sul territorio, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa statale Anadolu.

Al momento la Turchia ospita circa 3,7 milioni di rifugiati siriani, la più grande popolazione di rifugiati al mondo. Anche quest’anno la Siria ha vissuto un Natale di sangue. La guerra infinta che ha ridotto il paese in un cumulo di macerie e di morti, costringe a un esodo continuo e disperato tantissimi siriani che vanno via nella speranza di una vita migliore.

Nelle ultime ore l’avanzata delle truppe governative siriane appoggiate dall’aviazione russa nella provincia di Idlib prosegue: è di almeno 8 morti, tra i quali cinque bambini, il bilancio di un raid aereo su un edificio scolastico utilizzato come rifugio in un villaggio nella zona. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani che attribuisce la responsabilità del bombardamento ad aerei russi e aggiunge che altri 12 civili erano stati uccisi in attacchi aerei attribuiti all’aviazione siriana e russa nella regione di Maarrat an Numan. In totale sarebbero più di 60 le vittime degli scontri in atto nelle ultime 24 ore. A dare i numeri sull’ultimo flusso di sfollati in fuga dai raid del regime di Damasco, sostenuto da Mosca, sono gli osservatori delle Nazioni Unite.

Intanto il presidente turco ha messo in guardia l’Europa di fronte a questa nuova ondata di rifugiati: “la Turchia non può accogliere una nuova ondata di rifugiati provenienti dalla Siria”, ha detto Erdogan nei giorni scorsi e ha aggiunto: “gli effetti negativi di questa pressione che subiamo saranno sentiti da tutti i Paesi europei, a cominciare dalla Grecia”.

 

di Rossella Di Ponzio

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