Tenerife. Arona, la comunità che capeggia è quella italiana
- Diritti e integrazione, Speciale
- 4 Ottobre 2020

K metro 0 – Strasburgo – “Gli Stati membri devono prendere posizione contro i respingimenti ai confini e opporsi chiaramente ai tentativi di legalizzare questa pratica illegale”, ha dichiarato ieri la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović. Le violazioni dei diritti umani nei confronti dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei
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K metro 0 – Varsavia – Oggi a Varsavia migliaia di persone, hanno manifestato contro i respingimenti dei migranti e rifugiati al confine con la Bielorussia. “Stop tortura al confine” e “Nessuno è illegale”, hanno gridato i manifestanti, criticando la politica adottata dalle autorità, in quanto coloro che vengono respinti corrono il rischio di morire
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K metro 0 – Ankara – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato oggi, a Istanbul la cancelliera tedesca Angela Merkel alla sua ultima visita nel Paese in qualità di premier. Il colloquio che si è tenuto presso l’Huber Presidential Mansion di Tarabya, è durato un’ora. I due leader, hanno toccato vari temi: legami
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K metro 0 – Adnkronos – Varsavia – La Polonia intende fortificare in maniera permanente il proprio confine con la Bielorussia, per fermare la crescente ondata di migranti. Il ministro dell’Interno Mariusz Kaminski ha annunciato che le barriere di filo spinato alte 2 metri e mezzo erette ad agosto dall’esercito saranno rinforzate con una barriera
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K metro 0 – Adnkronos – Tripoli – Nuova tragedia dell’immigrazione al largo della Libia. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) ha dato notizia di 15 morti tra i quasi 200 migranti che si trovavano a bordo di due imbarcazioni salpate da Zwara e Alkhoms. I corpi sono stati trasferiti alla Base
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K metro 0 – Adnkronos – Budapest – L’Ungheria sostiene la Polonia nella ‘sfida’ contro l’Ue. Budapest si schiera ufficialmente a favore della decisione della Corte Suprema di Varsavia che esprime incompatibilità fra la costituzione polacca e parti del diritto dell’Ue. Un decreto firmato oggi dal premier magiaro Viktor Orban saluta la sentenza polacca, affermando
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