Italia: Governo, Conte domani al Quirinale per dimissioni
- Politica, Primo Piano
- 25 Gennaio 2021
K metro 0 – Bruxelles – A due settimane dal primo turno delle elezioni presidenziali in Slovacchia, in testa c’è una donna, Zuzana Caputova. Lo hanno reso noto gli ultimi sondaggi di varie agenzie. La popolarità della 45enne avvocatessa, attivista liberale del partito non parlamentare Slovacchia progressista va dal 44 al 52%. In un comunicato stampa, la Caputova ha
READ MOREK metro 0 – Tallinn – L’opposizione di centrodestra avrebbe vinto le elezioni parlamentari in Estonia, dove c’è stata anche una forte avanzata dei populisti di destra. L’Estonia ha una popolazione di 1,3 milioni di abitanti, e circa un milione di elettori. L’affluenza alle urne è stata del 62,1%. Il Partito Riformista dell’europeista Kaja Kallas
READ MOREK metro 0 – Roma – Quali saranno i prossimi appuntamenti elettorali? Oltre alle elezioni europee in programma a fine maggio, numerosi e delicati sono anche gli altri appuntamenti elettorali in Europa. Partendo dall’Italia, ecco il calendario delle prossime elezioni con le specifiche caratteristiche politiche. Dopo che nel 2018 l’Italia ha eletto il nuovo Parlamento, e dopo i recenti appuntamenti elettorali
READ MOREK metro 0 – Tallinn – domenica prossima gli estoni andranno alle urne per rinnovare il Parlamento. Quasi un milione di persone dovrà scegliere la nuova legislatura dell’Estonia rinnovando il Riigikogu, sistema unicamerale formato da 101 parlamentari. Il primo ministro uscente e il suo partito di centro si batteranno contro il Partito di Riforma dell’opposizione
READ MOREK metro 0 – Mosca – Situazione complicata per quanto riguarda le relazioni tra la Russia e il Consiglio d’Europa. Negli ultimi mesi il Cremlino ha sospeso il pagamento dei contributi periodici all’organizzazione, conseguentemente alla privazione per la delegazione russa di una serie di diritti importanti. La crisi diplomatica è scoppiata a seguito della mancata
READ MOREK metro 0 – Chinisau – Un risultato che potrebbe lasciare l’ex repubblica sovietica tra l’incudine e il martello, tra forze filoccidentali e quelle pro-Russia, quello riportato dai risultati pressoché definitivi delle elezioni parlamentari, svoltesi ieri. Nessun partito avrebbe ottenuto la maggioranza: con il 97% dei voti contati all’inizio di lunedì, i socialisti dell’opposizione pro-Russia
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