K metro 0 – Bruxelles – Da maggio prossimo, le chiamate telefoniche all’interno dell’Unione saranno più economiche; mentre per le compagnie di telecomunicazione, ci saranno regole più chiare per gli investimenti a lungo termine nelle infrastrutture di rete (settore, questo, dove le principali compagnie europee da tempo stanno programmando investimenti strategici, specie nelle fibre ottiche:
K metro 0 – Bruxelles – Da maggio prossimo, le chiamate telefoniche all’interno dell’Unione saranno più economiche; mentre per le compagnie di telecomunicazione, ci saranno regole più chiare per gli investimenti a lungo termine nelle infrastrutture di rete (settore, questo, dove le principali compagnie europee da tempo stanno programmando investimenti strategici, specie nelle fibre ottiche: destinati a fare da volano ad altri settori dell’economia). Massimo 19 centesimi per le chiamate tra i Paesi europei, e 6 centesimi per gli sms dal 15 maggio 2019: è questo il pacchetto normativo sulle telecomunicazioni che il Parlamento europeo ha approvato nella plenaria di novembre scorso. Il cambiamento riguarda anche la velocità delle telecomunicazioni; mentre le nuove norme sono volte anche ad accelerare gli investimenti per rendere disponibile, nelle città europee, la connettività 5G entro il 2020.
Il pacchetto normativo approvato da Strasburgo punta inoltre a rendere i servizi web come Skype o WhatsApp; cioè “più trasparenti e affidabili per gli europei”, spiega Pilar Del Castillo Vera, la relatrice sulle nuove norme, membro del Partito popolare europeo. “Dalla scorsa revisione, nel 2009”, prosegue l’eurodeputata, “il mercato dei servizi di comunicazione elettronica è cambiato drasticamente. I nuovi attori emersi sono stati una diretta conseguenza della possibilità di fare affidamento, da parte dei consumatori e delle aziende, nei servizi di accesso internet e digitale. Con le nuove regole rendiamo più moderna questa struttura, con una portata tale da includere anche i nuovi attori”.
Protezione per i consumatori, investimenti per le telecomunicazioni
Le nuove norme vogliono anche garantire maggior protezione ai consumatori. Per esempio, rendendo più semplice l’operazione di cambio operatore telefonico (che oggi, a volte, richiede un intero giorno di operazioni: con indubbi disagi per l’utente, che, in attesa di completare il cambio operatore, a volte si vede assegnare, dalla compagnia subentrante, un numero provvisorio, fonte di confusione); o la ricezione della dovuta compensazione. Inoltre, il cambio strutturale prevede misure volte a stimolare i già citati investimenti strategici, e a regolare le nuove frequenze per incoraggiare la connettività dei telefoni cellulari e la rete 5G.
“Per gli europei – ha concluso la Del Castillo Vera – ciò significa maggiore connettività, un prerequisito per l’Europa per entrare a far parte della società dei gigabite. L’industria 4.0, le città intelligenti, i progressi nell’educazione, la ricerca o la salute sono solo alcuni degli esempi di conseguenze legate alla crescita esponenziale delle richieste di alta qualità, velocità, sicurezza e maggiore connettività”.
Il pacchetto normativo approvato dall’Europarlamento prevede, infine, anche il numero 112 come sistema europeo di allerta obbligatorio per avvisare i cittadini via SMS nel caso di emergenze.
di Nizar Ramadan