K metro 0 – Mosca – La notizia del suicidio del ministro dei trasporti russo Roman Starovoyt, sta sconvolgendo l’élite del Paese. Il ministro è stato trovato morto nella sua auto lunedì, poche ore dopo il suo licenziamento da parte del presidente Putin; gli inquirenti russi sostengono che si sia sparato, temendo un possibile arresto
K metro 0 – Mosca – La notizia del suicidio del ministro dei trasporti russo Roman Starovoyt, sta sconvolgendo l’élite del Paese. Il ministro è stato trovato morto nella sua auto lunedì, poche ore dopo il suo licenziamento da parte del presidente Putin; gli inquirenti russi sostengono che si sia sparato, temendo un possibile arresto per corruzione.
Ieri, diverse centinaia di persone in lutto, tra cui alcuni ministri e funzionari statali, hanno partecipato all’ultimo saluto davanti alla bara. Molti di coloro che erano presenti alla cerimonia si sono rifiutati di parlare con la stampa.
I media russi hanno riferito che Starovoyt era indagato per corruzione e avrebbe potuto essere arrestato nel giro di pochi giorni. Starovoyt era stato governatore della regione occidentale russa di Kursk per cinque anni prima di essere promosso a Mosca, solo pochi mesi prima che le truppe ucraine conquistassero decine di insediamenti di confine in una controffensiva transfrontaliera.
Il successore di Starovoyt comunque, era stato arrestato questa primavera per appropriazione indebita di fondi destinati a rafforzare le linee di difesa con l’Ucraina: la quale di conseguenza ha finito col travolgerle più facilmente. È stato secondo molti osservatori un imbarazzante passo indietro per l’esercito russo. Tuttavia, secondo il commentatore politico Andrey Pertsev, le autorità russe hanno cercato di rendere Starovoyt “il capro espiatorio, dato che l’avanzata ucraina è avvenuta principalmente perché non c’erano abbastanza soldati per proteggere il confine; ma è più facile dare la colpa a un funzionario civile”, ha detto Pertsev all’AFP.
Il caso è solo parte di una più ampia repressione nei confronti dei funzionari accusati di essersi arricchiti a spese dell’esercito russo durante l’offensiva in Ucraina, una campagna del Cremlino che ha stracciato le precedenti regole su ciò che è accettabile per i funzionari russi.
“Una volta c’erano delle regole per cui la gente sapeva che una volta che eri salito abbastanza in alto, non ti avrebbero più importunato”, ha detto Pertsev. “Avevi delle garanzie e tutti capivano le regole… ma non funzionano più”, ha aggiunto.
A dimostrazione di quanto Starovoyt sia caduto in disgrazia, Putin non ha commentato pubblicamente la sua morte. Alla domanda se avrebbe partecipato alla cerimonia commemorativa a Mosca, il portavoce di Putin ha risposto ai giornalisti: “Oggi il presidente ha un programma di lavoro diverso”.