K metro 0 –  Madrid  – Il leader di Junts, Carles Puigdemont, ha annunciato Oggi la rottura dei rapporti con il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) e la decisione di collocare la formazione indipendentista all’opposizione del governo. L’ex presidente della Generalitat ha motivato la scelta con la mancanza, a suo giudizio, di volontà politica da parte dei socialisti di rispettare gli accordi siglati.

«La sfiducia è reciproca», ha dichiarato Puigdemont in conferenza stampa da Perpignan, dove ha ricevuto il sostegno unanime della dirigenza di Junts. Il leader catalano ha precisato che la Direzione esecutiva nazionale ha deciso di «rompere l’accordo con il PSOE, restare all’opposizione e convocare un consiglio nazionale straordinario» per consultare la base del partito. Puigdemont ha avvertito che, se la decisione sarà confermata, «il governo spagnolo non potrà contare sulla maggioranza di investitura», sottolineando che ciò potrebbe comprometterne la capacità di approvare il bilancio e di governare.

Alla conferenza erano presenti anche il segretario generale Jordi Turull e la portavoce al Congresso Míriam Nogueras, che ha accusato il PSOE di non aver colto le opportunità offerte da Junts nei mesi scorsi. «L’unico cambiamento avvenuto è stato il tempo», ha affermato Nogueras.

Puigdemont ha evidenziato inoltre che, negli accordi raggiunti, tutte le leve del potere restano in mano al PSOE, mentre Junts «dispone solo di sette deputati». Ha invitato i socialisti a chiarire «come intendono governare» e ha denunciato la presenza di una «triplice alleanza del nazionalismo spagnolo», composta da Vox, Partito Popolare (PP) e Partito dei Socialisti di Catalogna (PSC). Come esempio, ha citato l’accordo tra socialisti e popolari nel Consiglio comunale di Barcellona.