K metro 0 – New York – Una truffa milionaria negli Stati Uniti ha preso di mira star dello sport professionistico e ricchi appassionati di poker. Una sofisticata rete utilizzava tecnologia wireless per manipolare partite di Texas Hold ’Em. La tecnologia era ovunque: telecamere nascoste ai tavoli, tavoli a raggi X in grado di leggere
K metro 0 – New York – Una truffa milionaria negli Stati Uniti ha preso di mira star dello sport professionistico e ricchi appassionati di poker. Una sofisticata rete utilizzava tecnologia wireless per manipolare partite di Texas Hold ’Em.
La tecnologia era ovunque: telecamere nascoste ai tavoli, tavoli a raggi X in grado di leggere qualsiasi carta coperta, analizzatori nascosti nei vassoi delle fiches; persino una macchina truccata per mescolare le carte leggeva i semi e prevedeva quale mano avrebbe avuto il giocatore migliore. Carte pre-segnate consentivano a chi indossava occhiali da sole e lenti a contatto speciali di leggere il contenuto delle mani di tutti.
Il direttore dell’FBI Kash Patel ha definito il piano “sbalorditivo”. L’attività clandestina è cominciata nel 2019 e probabilmente era gestita dalla mafia: membri delle famigerate famiglie criminali Bonanno, Gambino, Lucchese e Genovese avrebbero preso parte al piano. Una parte dei guadagni, secondo i pubblici ministeri, serviva a finanziare le loro attività illecite.
In quello che sembra un film stile Ocean’s Eleven, le vittime “inconsapevoli” sono state truffate per almeno 7 milioni di dollari; una di esse ha subito perdite per almeno 1,8 milioni. I giocatori non avrebbero avuto alcuna possibilità reale di vincere: l’intera partita era orchestrata affinché perdessero.
L’indagine ha portato all’arresto di oltre 30 persone, fra cui esponenti delle famiglie mafiose della Cosa Nostra, l’allenatore NBA dei Portland Trail Blazers Chauncey Billups e l’ex giocatore NBA Damon Jones. Attirati dalla possibilità di sedersi al tavolo con una celebrità di alto profilo, i ricchi “bersagli” venivano reclutati per partite clandestine high-stakes da decine di migliaia di dollari.
Billups è accusato di aver avuto un ruolo di primo piano nei giochi truccati; Jones è stato arrestato sia in relazione allo schema del poker che per un presunto complotto sulle scommesse sportive legato all’NBA. Per entrambi sono contestati capi d’accusa per cospirazione finalizzata alla frode telematica e al riciclaggio di denaro.
I pubblici ministeri precisano che ex atleti professionisti sono stati reclutati come “face cards” per attirare le vittime in partite truccate. La frode coinvolgeva tutti gli attori: dai giocatori ai croupier, fino alla tecnologia stessa che mescolava le carte e contava le fiches. Telecamere nascoste nei tavoli e nelle lampade trasmettevano informazioni in tempo reale a un operatore esterno.
Il meccanismo: le informazioni sul gioco giungevano a un complice esterno – definito “operatore” – che le trasmetteva a un giocatore seduto al tavolo, il cosiddetto “quarterback” o “driver”. Quest’ultimo segnalava segretamente agli altri complici le informazioni utili, garantendo che le vittime perdessero.
In alcuni casi i cospiratori accettavano di perdere alcune mani appositamente per trattenere più a lungo le vittime al tavolo. Altre volte, per evitare sospetti, sostituivano i giocatori complici e perdevano volutamente contro le vittime. Le autorità stimano che ogni partita causasse alle vittime perdite per decine o centinaia di migliaia di dollari.
I profitti illeciti venivano riciclati tramite cripto valute, scambi in contanti e società di comodo. Una parte dei fondi era destinata agli organizzatori, un’altra al finanziamento dell’impresa criminale mafiosa.
“Questo presunto schema ha causato il caos in tutta la nazione, sfruttando la notorietà di alcuni e i portafogli di altri per finanziare le famiglie criminali italiane”, ha dichiarato Christopher Raia, vicedirettore dell’FBI a New York.
di Sandro Doria













