“Politico”: i nuovi Stati Ue potrebbero entrare senza pieno diritto di voto

“Politico”: i nuovi Stati Ue potrebbero entrare senza pieno diritto di voto

K metro 0 – Bruxelles – I nuovi Stati membri dell’Unione europea potrebbero essere ammessi inizialmente senza pieno diritto di voto, in particolare senza il potere di veto, per favorire l’allargamento del blocco a Paesi come Ucraina, Moldova e Montenegro. Lo riferisce l’edizione europea del portale “Politico” citando diplomatici europei e un funzionario dell’Ue a

K metro 0 – Bruxelles – I nuovi Stati membri dell’Unione europea potrebbero essere ammessi inizialmente senza pieno diritto di voto, in particolare senza il potere di veto, per favorire l’allargamento del blocco a Paesi come Ucraina, Moldova e Montenegro. Lo riferisce l’edizione europea del portale “Politico” citando diplomatici europei e un funzionario dell’Ue a conoscenza delle discussioni in corso.

L’iniziativa – sostenuta da governi come Austria e Svezia – mira ad aggirare l’opposizione di alcuni Stati membri, tra cui l’Ungheria, e rilanciare un processo di allargamento in stallo. I nuovi membri avrebbero accesso ai benefici dell’adesione, ma rinuncerebbero temporaneamente al diritto di bloccare decisioni, almeno fino a una riforma istituzionale dell’Ue che rafforzi il voto a maggioranza qualificata. Secondo Anton Hofreiter, presidente della Commissione Affari europei del Bundestag, “l’allargamento non deve essere rallentato dal blocco delle riforme da parte di singoli Stati membri” e i nuovi membri dovrebbero accettare condizioni flessibili finché non sarà completata la revisione del funzionamento dell’Unione. Lo riporta Nova.

La proposta, discussa informalmente tra gli Stati membri e la Commissione europea, potrebbe consentire di procedere con i negoziati senza la necessità di approvazioni unanimi a ogni passaggio. Secondo i promotori, questo approccio è già visto positivamente dai Paesi dei Balcani occidentali. L’iniziativa si inserisce nel contesto del vertice del Processo di Berlino che si terrà mercoledì a Londra con i leader dei Balcani occidentali. La commissaria all’allargamento, Marta Kos, ha sottolineato che “l’Ucraina ha lottato per difendere l’Europa dalla Russia” e che “i cittadini moldavi hanno premiato la prospettiva europea”.

Il presidente montenegrino Jakov Milatovic e il vicepremier ucraino Taras Kachka hanno ribadito la necessità di soluzioni “creative” per superare il blocco politico, mentre i leader dell’Ue restano divisi, anche in vista della prossima valutazione della Commissione sul pacchetto allargamento. Fonti europee confermano che il progetto resta delicato: ogni modifica al processo di adesione richiederà comunque l’accordo unanime dei 27.

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