K metro 0 – Gerusalemme – La Corte penale internazionale con sede a L’Aia (Cpi) ha respinto una richiesta di Israele di annullare il mandato di arresto internazionale nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu, come anche dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo riporta l’emittente israeliana “Channel 12”. il mandato di arresto internazionale ha
K metro 0 – Gerusalemme – La Corte penale internazionale con sede a L’Aia (Cpi) ha respinto una richiesta di Israele di annullare il mandato di arresto internazionale nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu, come anche dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo riporta l’emittente israeliana “Channel 12”.
il mandato di arresto internazionale ha scatenato la dura risposta di Israele che lo ha definito antisemita e ha pubblicato una nota ufficiale in cui rifiuta la legittimità degli ordini di arresto. Tuttavia, la Corte Penale Internazionale può emettere mandati di arresto, ma questi possono essere eseguiti solo dagli Stati membri dello Statuto di Roma che poi è il trattato che ha istituito la Corte. Né Israele né gli Usa hanno mai ratificato lo Statuto di Roma, quindi non sono obbligati a cooperare con la Corte.
I mandati sono stati emessi dai tre giudici che compongono la Camera preliminare I della Corte, per accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra, come ordinato dal procuratore della corte Karim KhanSia Netanyahu sia Gallant saranno passibili di arresto se si recheranno in uno degli oltre 120 Paesi che fanno parte della Corte Penale Internazionale.
Infine, il cancelliere Friedrich Merz ha espresso riserve sul concetto di “ragion di Stato” in relazione alle azioni di Israele nella Striscia di Gaza. “Ho sempre avuto difficoltà con questo termine perché non è mai stato completamente spiegato in tutte le sue conseguenze”, ha dichiarato Merz durante un’intervista con il quotidiano tedesco ”Frankfurter Allgemeine Zeitung”. Il cancelliere ha tuttavia affermato che la sua posizione nei confronti di Israele non è cambiata.