Libano: raid notturni Israele nel sud, Aoun: grave l’attacco dopo accordo Gaza

Libano: raid notturni Israele nel sud, Aoun: grave l’attacco dopo accordo Gaza

K metro 0 – Beirut  – Un cittadino siriano è morto e altre sette persone sono rimaste ferite in una serie di raid israeliani condotti poco prima delle 4 del mattino ora locale (le 3 in Italia) a Msayleh, sulla strada tra Zahrani e Nabatiyé, a sud di Saida, nel Libano meridionale. Lo riferisce il

K metro 0 – Beirut  – Un cittadino siriano è morto e altre sette persone sono rimaste ferite in una serie di raid israeliani condotti poco prima delle 4 del mattino ora locale (le 3 in Italia) a Msayleh, sulla strada tra Zahrani e Nabatiyé, a sud di Saida, nel Libano meridionale. Lo riferisce il Centro operativo per le emergenze sanitarie del ministero della Sanità pubblica libanese.

Le autorità sanitarie, hanno affermato che tra i feriti vi è una persona di nazionalità siriana e sei libanesi, tra cui due donne. Gli attacchi israeliani sono avvenuti a poche centinaia di metri dalla residenza del presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, a Msayleh. Il presidente libanese, Joseph Aoun, ha condannato Israele per gli attacchi, affermando: “Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di un’odiosa aggressione israeliana contro installazioni civili, senza giustificazione o pretesto”. “La gravità di quest’ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza”, ha aggiunto Aoun.

Nella notte, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere in una nota di aver “colpito e smantellato infrastrutture terroristiche di Hezbollah (movimento sciita libanese filo-iraniano) nell’area del Libano meridionale, dove sono stati utilizzati macchinari ingegneristici per ristabilire le infrastrutture terroristiche nella zona”. Le Idf continueranno a operare per eliminare qualsiasi minaccia allo Stato di Israele”, si legge nella nota.

Nonostante un cessate il fuoco in vigore dal 27 novembre 2024, Israele continua i suoi attacchi in Libano, sostenendo di colpire combattenti di Hezbollah e le loro infrastrutture, in particolare nel sud del Paese. Le Nazioni Unite hanno precisato all’inizio di questo mese che 103 civili sono stati uccisi in Libano dall’entrata in vigore del cessate il fuoco.

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Joseph Villeroy
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