Roma, manifestazione ‘stop al genocidio’ a Gaza

Roma, manifestazione ‘stop al genocidio’ a Gaza

K metro 0 – Roma – Prima un lunghissimo corteo pacifico per dire ‘stop al genocidio’ a Gaza, poi in serata scene da guerriglia urbana. E’ quanto accaduto oggi sabato 4 ottobre a Roma. “Un milione di persone”, secondo gli organizzatori hanno partecipato alla manifestazione nazionale promossa dalle comunità palestinesi a cui hanno aderito la rete

K metro 0 – Roma – Prima un lunghissimo corteo pacifico per dire ‘stop al genocidio’ a Gaza, poi in serata scene da guerriglia urbana. E’ quanto accaduto oggi sabato 4 ottobre a Roma. “Un milione di persone”, secondo gli organizzatori hanno partecipato alla manifestazione nazionale promossa dalle comunità palestinesi a cui hanno aderito la rete che ha sostenuto nei giorni scorsi la Global Sumud Flotilla tra associazioni, collettivi studenteschi (come Cambiare Rotta e Osa), sindacati, Anpi, società civile, che si è snodata tra piazza di Porta San Paolo e piazza San Giovanni. “Circa 250mila” secondo la Questura di Roma.

Caos in via Merulana, dove gli antagonisti staccatisi dal corteo pro Pal tra lanci di bombe carta e bottiglie, hanno preso di mira un’auto civetta della guardia di finanza, prima infrangendone i vetri e poi appiccando il fuoco.

Poi la guerriglia si è spostata verso piazza Vittorio con le forze dell’ordine che hanno lanciato lacrimogeni e azionato gli idranti. Ordigni esplosivi sono stati rinvenuti e sequestrati in via Lanza, dove un gruppo di circa 200 persone che si era staccato dal corteo principale è stato bloccato dalla polizia per essere identificato. In zona san Giovanni la polizia ha arrestato in flagranza un uomo che aveva aggredito un agente durante il corteo pro Pal. Diversi i fermati. Sono undici le persone fermate in via Labicana all’altezza di largo Brancaccio: erano nel gruppo che ha fronteggiato le Forze dell’ordine, la loro posizione è al vaglio. In cinque sono stati fermati a Porta Maggiore. Altri 7 sono stati fermati in via Labicana.

Tafferugli anche in via Santa Croce in Gerusalemme, dove si è diretto un gruppo di incappucciati che, dopo la fine del corteo pro Pal e la guerriglia di piazza Vittorio, aveva schierato i cassonetti della spazzatura in viale Manzoni formando una barricata e si era poi vista raggiungere dagli uomini del reparto mobile. Le forze dell’ordine hanno usato i lacrimogeni per far disperdere gli antagonisti. Nel corso dei tafferugli a piazza Vittorio i manifestanti hanno spostato i cassonetti della spazzatura al centro di via Buonarroti facendo una barricata. Cassonetti sono stati bruciati in via Emanuele Filiberto, altri buttati in mezzo alla strada. In via dello Statuto pali della strada sono stati divelti.

Il corteo pro Pal

Bandiere della Palestina e i due striscioni con su scritto ‘Stop complicità con Israele contro occupazione e genocidio, con la resistenza Palestinese’ e ‘Stop al genocidio, stop accordi con Israele, libertà per Anan, Ali e Mansour -Palestina libera’ hanno aperto il grande corteo. Dal megafono la richiesta degli organizzatori a non esporre bandiere di partiti o sindacati ma solo la bandiera della Palestina.

“Roma è tutta bloccata e rappresenta tutta l’Italia ed è a fianco della Resistenza Palestinese”, hanno affermato gli organizzatori. Migliaia di persone hanno continuato a confluire per tutto il tragitto, scandito da cori e discorsi a favore della Palestina. Gli organizzatori hanno ringraziato i partecipanti dal camion in testa appena prima di arrivare a destinazione, i manifestanti hanno concluso la marcia applaudendo.

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