K metro 0 – Ankara – Hamas, con la sua apertura al piano del presidente statunitense Donald Trump per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, “ha dimostrato ancora una volta di essere pronta per la pace, come già fatto altre volte in passato”. Lo ha detto il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan,
K metro 0 – Ankara – Hamas, con la sua apertura al piano del presidente statunitense Donald Trump per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, “ha dimostrato ancora una volta di essere pronta per la pace, come già fatto altre volte in passato”. Lo ha detto il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, durante una cerimonia a Istanbul, come riportato dai media turchi.
“Si è così aperta una finestra di opportunità per una pace duratura nella nostra regione”, ha affermato, sottolineando che adesso “è possibile fermare lo spargimento di sangue e stabilire la pace, se tutte le parti agiscono con senso di responsabilità”. “La cessazione immediata degli attacchi israeliani è fondamentale”, ha aggiunto Erdogan, evidenziando che “non si deve permettere che le nascenti speranze di pace svaniscano”.
La Turchia, ha spiegato, “sta lavorando intensamente per fermare il genocidio a Gaza, mobilitando tutte le sue risorse in ogni campo, dagli aiuti umanitari ai contatti diplomatici”. L’obiettivo, ha sottolineato il presidente turco, “è garantire che i nostri fratelli e sorelle a Gaza raggiungano la pace, la tranquillità e la sicurezza il prima possibile”.
L’Egitto dal canto suo, ha accolto con favore la “risposta positiva” Hamas. In una nota, il ministero degli Esteri egiziano ha sottolineato l’intenzione di compiere “ogni sforzo possibile, in coordinamento con i Paesi arabi e islamici, gli Stati Uniti, l’Europa e tutta la comunità internazionale, per raggiungere un cessate il fuoco permanente, alleviare le sofferenze del popolo palestinese e ricostruire la Striscia di Gaza”. Fonti di “Agenzia Nova” hanno confermato che l’Egitto ospiterà da domani i colloqui tra Hamas e Israele finalizzati all’attuazione della prima fase del piano di Trump, che prevede il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani in cambio di un certo numero di detenuti palestinesi.
Il Cairo si è inoltre detto “lieto” di ospitare prossimamente una conferenza intra-palestinese per discutere il futuro post-guerra della Striscia di Gaza, tra cui le questioni relative alla sua amministrazione.