K metro 0 – Baku – L’Unione europea “continuerà a sostenere gli sforzi volti a garantire una pace duratura nel Caucaso meridionale e le attività dell’Azerbaigian nel campo dello sminamento umanitario”. Lo ha dichiarato la commissaria europea per l’allargamento, Marta Kos, nel corso dell’incontro con il presidente Ilham Aliyev a Baku. Kos ha inoltre elogiato
K metro 0 – Baku – L’Unione europea “continuerà a sostenere gli sforzi volti a garantire una pace duratura nel Caucaso meridionale e le attività dell’Azerbaigian nel campo dello sminamento umanitario”. Lo ha dichiarato la commissaria europea per l’allargamento, Marta Kos, nel corso dell’incontro con il presidente Ilham Aliyev a Baku. Kos ha inoltre elogiato i progressi nella cooperazione bilaterale con l’Azerbaigian nel settore energetico e ha definito “promettente” lo sviluppo congiunto di progetti nel settore dei trasporti.
Nel corso del colloquio sono stati discussi i progressi nella normalizzazione delle relazioni con l’Armenia, il rafforzamento dell’agenda di pace e le prospettive di cooperazione energetica e nei trasporti. Kos ha elogiato l’impegno dell’Azerbaigian nel settore dello sminamento e ha confermato il sostegno dell’Unione europea a una pace duratura nella regione.
Il Presidente Aliyev ha ricordato i colloqui di alto livello con i vertici Ue svoltisi a Tirana a maggio e ha sottolineato l’importanza delle nuove infrastrutture in costruzione nei territori liberati, in particolare a Zangilan.
Bruxelles cerca di tenersi stretto il Caucaso meridionale, provando a puntellare la sua presenza in quell’angolo di mondo, da sempre considerato dalla Russia come propria zona di interesse e oggi più strategico che mai.
I due Stati dopo decenni di guerra stanno lentamente progredendo verso la conclusione di un accordo che porterebbe finalmente stabilità all’intera regione. La mediazione statunitense ha impresso una svolta potenzialmente decisiva alla vicenda. Lo scorso 8 agosto Donald Trump ha ospitato Aliyev e Pashinyan alla Casa Bianca: dall’incontro è emersa una dichiarazione congiunta in sette punti che ha costituito la base su cui, qualche giorno dopo, Baku e Yerevan hanno tratteggiato una bozza di trattato di pace in 27 articoli, modellata a sua volta su un testo concordato a marzo scorso.