Zahi Hawass in Italia, l’Egitto ritrova la scena

Zahi Hawass in Italia, l’Egitto ritrova la scena

Tour per presentare autobiografia, in attesa dei “Tesori dei Faraoni” alle Scuderie del Quirinale K metro 0 – Roma – La mostra “Tesori dei faraoni”, in programma alle Scuderie del Quirinale a Roma, dal 24 ottobre 2025 al 3 maggio 2026, “presenterà alcune scoperte che escono per la prima volta dall’Egitto. Si tratta della più

Tour per presentare autobiografia, in attesa dei “Tesori dei Faraoni” alle Scuderie del Quirinale

K metro 0 – Roma – La mostra “Tesori dei faraoni”, in programma alle Scuderie del Quirinale a Roma, dal 24 ottobre 2025 al 3 maggio 2026, “presenterà alcune scoperte che escono per la prima volta dall’Egitto. Si tratta della più importante mostra che l’Egitto abbia mai mandato in Italia”. Parola di Zahi Hawass, il volto più noto dell’archeologia egiziana, in questi giorni in Italia per presentare la sua prima autobiografia “L’uomo con il cappello” (Fas Editore).

Ad aprire la prima tappa del tour, con tutti gli onori, la presentazione ospitata venerdì scorso nella Curia Iulia al Foro Romano, alla presenza dell’Ambasciatore d’Egitto a Roma, Bassam Rady, e della Direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, e con la moderazione del giornalista e conduttore Roberto Giacobbo. 

L’Egitto torna dunque a essere protagonista, grazie alla rinnovata intesa con Roma – dopo anni complessi nei rapporti diplomatici tra i due Paesi – sublimata dall’imminente apertura della grande esposizione, che sarà ospitata in una delle più prestigiose sedi italiane e inaugurata al più alto livello istituzionale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei ministri della Cultura di Italia ed Egitto.

Egittologo di fama mondiale, già potente segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità egiziane e poi ministro delle Antichità, Hawass, 78 anni, resta soprattutto un infaticabile e appassionato divulgatore che ha dedicato la sua vita alla riscoperta dell’antico Egitto, rendendolo accessibile al grande pubblico, riuscendo a incarnare al meglio il “soft power culturale egiziano”, come ha sottolineato nel suo intervento di apertura l’Ambasciatore Rady.

Nei prossimi giorni l’uomo con il cappello (conosciuto in tutto il mondo per la sua iconica figura con il caratteristico cappello da esploratore), sarà protagonista di una tournée in diverse città, da Perugia a Torino, per raccontare la propria storia: dagli esordi alla fama internazionale. Un viaggio straordinario tra ritrovamenti sensazionali e incontri con attori, capi di Stato e teste coronate, come lui stesso ha voluto ricordare, ripercorrendo alcune delle sue scoperte più eclatanti, grazie all’uso di tecnologie d’avanguardia e ricerche genetiche: dalla verità sulla morte di Tutankhamon, che “non fu assassinato ma morì per un’infezione” all’identificazione della mummia della regina Hatshepsut; dalla scoperta, nel 2021, vicino Luxor, della città d’oro perduta di Amenhotep III – la più grande mai rinvenuta in Egitto – fino alle ricerche ancora in corso. Hawass non ha mai nascosto il suo obiettivo più ambizioso: “individuare le tombe di Cleopatra e Marco Antonio che sto cercando sott’acqua”. Un traguardo che rappresenterebbe una delle scoperte archeologiche più affascinanti del nostro tempo.

di Cristiana Missori

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