Polonia e Svezia rafforzano i legami di difesa con un nuovo accordo

Polonia e Svezia rafforzano i legami di difesa con un nuovo accordo

K metro 0 – Varsavia – La Polonia e la Svezia hanno firmato martedì 2 settembre un nuovo accordo di cooperazione militare. L’intesa è stata annunciata dal ministro della Difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz dopo l’incontro con l’omologo svedese Pål Jonson alla fiera internazionale dell’industria della difesa MSPO di Kielce. Varsavia non ha diffuso i dettagli,

K metro 0 – Varsavia – La Polonia e la Svezia hanno firmato martedì 2 settembre un nuovo accordo di cooperazione militare. L’intesa è stata annunciata dal ministro della Difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz dopo l’incontro con l’omologo svedese Pål Jonson alla fiera internazionale dell’industria della difesa MSPO di Kielce.

Varsavia non ha diffuso i dettagli, ma l’accordo dovrebbe riguardare appalti comuni, esercitazioni e forme di collaborazione più strette tra le forze armate dei due Paesi. “Fin dal primo giorno in cui la Svezia ha deciso di entrare nella NATO l’abbiamo sostenuta e continueremo a sostenerci a vicenda”, ha detto Kosiniak-Kamysz, ringraziando Stoccolma per aver inviato sei caccia JAS-39 Gripen con piloti e personale a Malbork, nel nord della Polonia, nell’ambito della missione di polizia aerea rafforzata della NATO.

Il ministro ha sottolineato che è “difficile trovare un altro esempio” di cooperazione così stretta con un nuovo alleato. Truppe svedesi prenderanno parte anche alle esercitazioni Iron Defender in corso in Polonia, organizzate in risposta alle manovre russo-bielorusse Zapad-25.

Il Lussemburgo intanto si unisce all’iniziativa PURL della NATO, che permette ai Paesi europei di finanziare l’acquisto di armi statunitensi da inviare a Kiev. Lo ha annunciato il primo ministro Luc Frieden, precisando che il Granducato non coprirà da solo il costo di un pacchetto, pari a 500 milioni di dollari, ma sta cercando altri partner con cui condividere la spesa.

Il meccanismo riguarda forniture già disponibili, tra cui i sistemi di difesa aerea Patriot, fondamentali per proteggere le città ucraine dagli attacchi russi. Con l’adesione del Lussemburgo salgono a nove i Paesi che hanno deciso di partecipare: tra questi Germania, Canada, Belgio, Lituania, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia e Svezia.

Finlandia e Regno Unito hanno espresso interesse, ma non hanno ancora annunciato contributi. Gli aiuti saranno conteggiati all’interno dell’obiettivo NATO del 5% del PIL da destinare alla difesa, fissato al vertice dell’Aia.

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Joseph Villeroy
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