Londra: rinviata decisione su nuova “maxi ambasciata” Cina

Londra: rinviata decisione su nuova “maxi ambasciata” Cina

K metro 0 – Londra – Il governo britannico ha rinviato al 21 ottobre la decisione se concedere il permesso di costruire la nuova ambasciata cinese a Londra, posticipando la data inizialmente prevista per il 9 settembre. Lo ha annunciato la vice primo ministro Angela Rayner, spiegando che occorre più tempo per valutare i progetti

K metro 0 – Londra – Il governo britannico ha rinviato al 21 ottobre la decisione se concedere il permesso di costruire la nuova ambasciata cinese a Londra, posticipando la data inizialmente prevista per il 9 settembre. Lo ha annunciato la vice primo ministro Angela Rayner, spiegando che occorre più tempo per valutare i progetti dell’edificio, che dovrebbe sorgere nell’area della Royal Mint Court, a est della capitale, su un’area di 20 mila metri quadrati. Lo riporta Nova.

Un’estensione territoriale notevole, motivo per cui la stampa britannica ha ribattezzato la nuova sede diplomatica come “maxi ambasciata”. Il piano ha suscitato una forte opposizione da parte dei residenti e di attivisti che contestano la politica di Pechino a Hong Kong e nello Xinjiang. Negli ultimi mesi si sono svolte diverse manifestazioni davanti al sito. Il governo ha chiesto chiarimenti sui disegni architettonici, rilevando che alcune planimetrie, in particolare quelle relative alla “Embassy House” e all’edificio per gli scambi culturali, risultavano censurate.

La società di consulenza urbanistica incaricata dal governo cinese ha replicato che non è “né necessario né appropriato” fornire i dettagli completi.

Secondo Luke de Pulford, direttore dell’Alleanza interparlamentare sulla Cina – associazione che contrasta il mancato rispetto di diritti umani in Cina -, le spiegazioni sono “tutt’altro che soddisfacenti” e lasciano preoccupazioni sulla sicurezza dei dissidenti che potrebbero trovarsi a contatto con il nuovo complesso. La Cina aveva acquistato il sito nel 2018 per 255 milioni di sterline (259 milioni di euro), ma il consiglio comunale di Tower Hamlets aveva respinto la proposta di costruzione nel 2022.

Il partito laburista, una volta al governo, ha trasferito la decisione al livello centrale. La vicenda è divenuta un tema sensibile nei rapporti tra Londra e Pechino: lo stesso presidente Xi Jinping ne ha discusso con il premier Keir Starmer nella loro prima telefonata ufficiale avvenuta nell’agosto del 2024. 

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