K metro 0 – Gaza – Almeno 51 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani condotti in diverse zone della Striscia di Gaza da questa mattina all’alba, tra cui 16 che “cercavano aiuti”. Lo riferiscono fonti degli ospedali di Gaza, informa l’emittente panaraba “Al Jazeera”. Tra le vittime anche, il giornalista Khaled Mohammed al Madhoun,
K metro 0 – Gaza – Almeno 51 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani condotti in diverse zone della Striscia di Gaza da questa mattina all’alba, tra cui 16 che “cercavano aiuti”. Lo riferiscono fonti degli ospedali di Gaza, informa l’emittente panaraba “Al Jazeera”.
Tra le vittime anche, il giornalista Khaled Mohammed al Madhoun, cameraman dell’emittente “Palestine Tv”, che è stato ucciso dalle forze israeliane mentre copriva i loro attacchi “contro le persone affamate e in cerca di aiuto” nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce il sindacato dei giornalisti palestinesi.
Nel frattempo, i carri armati dell’Idf sono entrati nel quartiere di Sabra, nel centro di Gaza City, nel nord della Striscia. Lo riferisce il portale d’informazione di Sabra su Facebook, aggiungendo che sono in corso bombardamenti delle Idf nell’area. Lo stesso portale locale ha anche pubblicato un avviso rivolto ai cittadini di Sabra: “Chiediamo a tutti i residenti di prestare attenzione e cautela, poiché l’occupazione (Israele) sta bombardando direttamente con proiettili di artiglieria le case più alte. I residenti degli edifici più alti sono pregati di scendere immediatamente ai piani inferiori o nei luoghi più sicuri. È vietato salire sui tetti delle case in qualsiasi circostanza, poiché sono presenti aerei da ricognizione che raccolgono informazioni e fotografano le case più alte. Si prega di non sottovalutare la situazione per salvaguardare la vostra vita e quella dei vostri figli”, riferisce Nova.
Intanto, la madre dell’ostaggio Matan Zangauker, ha chiesto oggi al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di sostenere l’accordo di cessate il fuoco e rilascio dei prigionieri che il movimento Hamas ha accettato all’inizio di questa settimana. Parlando alla stampa fuori dal quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv, la madre di Matan, Einav Zangauker, ha dichiarato che “se Netanyahu firmerà l’accordo, domenica potrà già iniziare a negoziare il ritorno degli altri ostaggi in cambio della fine della guerra”, mentre “se inizierà la conquista di Gaza City, non ci sarà alcun accordo”. La madre dell’ostaggio ha anche accusato il premier israeliano di “porre ostacoli” al raggiungimento di un accordo e “incolpare Hamas” mentre porta avanti i piani per conquistare Gaza City.
Da parte sua, Yehuda Cohen, padre del militare ostaggio Nimrod Cohen, ha fatto appello al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, affinché eserciti pressioni su Netanyahu affinché firmi un accordo per porre fine alla guerra e liberare tutti i prigionieri. “È giunto il momento”, ha affermato Cohen, avvertendo che “si perderanno altre vite, i nostri cari moriranno” se l’offensiva su Gaza City andrà avanti.