K metro 0 – Tel Aviv – Israele va avanti con il ​​suo piano per occupare l’intera città di Gaza nonostante le critiche internazionali. Centinaia di palestinesi dei quartieri Zeitoun e Sabra di Gaza City si sono trasferiti nella parte nord-occidentale della città.

L’esercito israeliano sta già prendendo il controllo della periferia di Gaza City, in vista dell’invasione volta a conquistare tutta la Striscia. Lo ha affermato il portavoce delle Idf, Effie Defrin, nel corso di una conferenza stampa, secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano “Times of Israel”. “Aumenteremo i colpi inferti all’infrastruttura del terrore sopra e sotto terra e interromperemo la dipendenza della popolazione da Hamas”, ha proseguito portavoce Defrin.

Israele nel frattempo, ha richiamato decine di migliaia di riservisti che saranno impegnati nel piano per occupare il principale centro urbano di Gaza, nonostante le critiche internazionali per un’operazione destinata a provocare ulteriori sfollamenti di palestinesi. Attualmente Israele controlla circa il 75 per cento della Striscia di Gaza.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu  ha sottolineato di aver dato istruzioni all’esercito di “abbreviare i tempi per la conquista” delle ultime roccaforti di Hamas.

Immediata la reazione del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha chiesto un cessate il fuoco a Gaza, dopo l’annuncio di Tel Aviv. “È fondamentale raggiungere subito un cessate il fuoco per evitare le morti e la distruzione che un’operazione militare contro Gaza City inevitabilmente causerebbe”, ha affermato Guterres, dal Giappone dove è intervenuto alla nona Conferenza internazionale di Tokyo sullo sviluppo africano (Ticad 9).

Molti alleati di Israele hanno condannato il suo piano; ieri il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito che “può solo portare a un disastro per entrambi i popoli e rischia di far precipitare l’intera regione in un ciclo di guerra permanente”.

Nel frattempo, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha affermato che ulteriori spostamenti e un’intensificazione delle ostilità “rischia di peggiorare una situazione già catastrofica” per i 2,1 milioni di abitanti di Gaza.