Trump: “concordo con Putin, serve accordo di pace e non tregua”

Trump: “concordo con Putin, serve accordo di pace e non tregua”

K metro 0 – Washington – Al summit con il presidente russo Vladimir Putin in Alaska, si è “convenuto che il modo migliore per porre fine alla terribile guerra tra Russia e Ucraina è quello di arrivare direttamente a un accordo di pace, che metterebbe fine al conflitto, e non a un semplice accordo di

K metro 0 – Washington – Al summit con il presidente russo Vladimir Putin in Alaska, si è “convenuto che il modo migliore per porre fine alla terribile guerra tra Russia e Ucraina è quello di arrivare direttamente a un accordo di pace, che metterebbe fine al conflitto, e non a un semplice accordo di cessate il fuoco, che spesso non regge”. Lo ha affermato Donald Trump in un post su Truth Social, all’indomani della “giornata fantastica e di grande successo in Alaska”. Trump ha lasciato capire che durante il vertice siano stati discussi possibili scambi territoriali tra Ucraina e Russia e garanzie di sicurezza alternative alla Nato.

Il Presidente americano, che ha passato gran parte delle sei ore di volo al telefono, ha coinvolto nella call i leader Nato. “L’incontro con Putin ad Anchorage è andato molto bene, così come la telefonata a tarda notte con il presidente ucraino Zelenskyy e vari leader europei, tra cui il molto rispettato segretario generale della Nato”, ha aggiunto il presidente americano, confermando che “il presidente Zelensky arriverà a Washington, nello Studio Ovale, lunedì pomeriggio”. “Se tutto andrà bene, fisseremo un incontro con il presidente Putin – ha aggiunto il tycoon – Potenzialmente, saranno salvate milioni di vite umane”.

Zelensky dal canto suo ha detto si d’accordo con la proposta di Trump di un incontro trilaterale tra Ucraina, Stati Uniti e Russia. “L’Ucraina sottolinea che le questioni chiave possono essere discusse a livello di leader e che un formato trilaterale è adatto a questo scopo. È importante che gli europei siano coinvolti in ogni fase per garantire affidabili garanzie di sicurezza insieme all’America”, ha scritto Zelensky. Tuttavia, secondo quanto ha riferito il Consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, durante il vertice non è stata neanche sollevata la possibilità di un incontro fra Trump, Putin e Zelensky.

Per l’ex presidente russo Dmitry Medvedev”, l’incontro ha dimostrato che i negoziati sono possibili senza precondizioni e contemporaneamente alla continuazione dell’operazione militare speciale”. L’attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ha accolto con favore il fatto che Putin sia stato in grado di “presentare personalmente e nel dettaglio” le condizioni massimaliste della Russia per porre fine alla guerra, riporta il Guardian. “Entrambe le parti hanno attribuito direttamente la responsabilità di raggiungere risultati futuri nei negoziati per porre fine alle azioni militari su Kiev e in Europa “, ha scritto Medvedev su Telegram.

Nel Frattempo, il ‘Kyiv Independent’ ha pubblicato un editoriale di fuoco sul vertice Trump-Putin che non lascia spazio a dubbi sul suo giudizio, bollando il summit come “disgustoso, vergognoso, alla fine inutile”. Trump non ha ottenuto ciò che voleva. Ma Putin? Lui sì – sottolinea il quotidiano americano – Nel momento in cui è sceso dall’aereo sul suolo americano, il dittatore russo era raggiante”.

“Non più un paria internazionale – scrive il Kyiv Independent del presidente russo – finalmente accettato, e rispettato, dal leader del mondo libero. Il predecessore di Trump una volta definì Putin un assassino, Trump gli ha riservato un’accoglienza da re”. E il giornale sottolinea la disparità di trattamento con Volodymyr Zelensky, che nell’incontro del febbraio scorso nello Studio Ovale della Casa Bianca “subì un’umiliazione pubblica”, mentre quello russo ieri “è stato coccolato: entrambi gli episodi sono stati vergognosi”. “Trump – è la conclusione dell’editoriale – non riesce a capire che Putin non ha un approccio transazionale nei confronti dell’Ucraina, ma messianico. Vuole l’Ucraina per la Russia, punto. Per Putin e la sua cerchia ristretta, l’indipendenza dell’Ucraina è un incidente di percorso, e stanno provvedendo a correggerlo”.

Trump, solitamente loquace, sembrava avere meno da dire di Putin. Ma la buona novella conserva una forza e un’attualità incredibile per un passo fondamentale verso la pace e appare molto più interessante: “vorrei ringraziarti… e probabilmente ci rivedremo molto presto. Grazie mille, Vladimir”, ha detto Trump chiudendo la sua dichiarazione. “La prossima volta, a Mosca”, la replica di Putin in inglese. “Questo è interessante – il commento di Trump -. Non so, sarei criticato. Potrebbe succedere, grazie mille, Vladimir”.

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Nizar Ramadan
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