K metro 0 – Madrid – Non ce l’ha fatta il secondo volontario rimasto gravemente ustionato nell’incendio di Molezuelas de la Carballeda, tra Zamora e León. È morto nelle prime ore di giovedì 14 agosto, come ha confermato il delegato del Governo regionale, Nicanor Sen, a La Hora de La 1 di RTVE.es. Aveva 36
K metro 0 – Madrid – Non ce l’ha fatta il secondo volontario rimasto gravemente ustionato nell’incendio di Molezuelas de la Carballeda, tra Zamora e León. È morto nelle prime ore di giovedì 14 agosto, come ha confermato il delegato del Governo regionale, Nicanor Sen, a La Hora de La 1 di RTVE.es.
Aveva 36 anni e stava lavorando fianco a fianco con un altro volontario morto martedì, quando entrambi sono stati sorpresi da una lingua di fuoco. Con lui, il bilancio sale a due vittime per questo rogo e a tre in tutta la Spagna, considerando anche l’uomo deceduto per le ustioni riportate nell’incendio di Tres Cantos, vicino a Madrid.
Il trentaseienne era stato prima ricoverato all’ospedale di León e poi trasferito a Valladolid, nel reparto Grandi Ustionati, con ustioni sull’85% del corpo.
Feriti in condizioni critiche
Altre cinque persone sono ricoverate nello stesso ospedale, tre delle quali in condizioni critiche con ustioni estese. Tra loro, una donna di 56 anni con il 48% del corpo ustionato e un uomo di 36 anni con il 50%, la cui prognosi è “molto sfavorevole”. Un altro uomo di 64 anni ha ustioni sul 35% del corpo.
In terapia intensiva si trovano anche un uomo di 80 anni, con ustioni sul 15%, e una donna di 77 anni, con ustioni sul 10% e una prognosi grave. A León resta ricoverato un 78enne, poi trasferito a Getafe, con ustioni sul 17% del corpo.
Pene severe per chi appicca incendi
In questa estate segnata da decine di roghi, molti dei quali causati dall’uomo, il Codice Penale spagnolo prevede pene pesanti: fino a 20 anni di carcere se l’incendio mette in pericolo vite umane, da 1 a 5 anni se colpisce boschi senza minacciare persone.
Se il rogo è di “particolare gravità” – per estensione, danni ecologici, aree protette o vicinanza a centri abitati – la pena sale da 3 a 6 anni, e può essere la stessa anche se l’incendio è appiccato per ottenere un guadagno economico.
Per gli incendi involontari la pena va da 6 mesi a un anno, ma senza condanna se l’autore riesce a spegnerlo di propria iniziativa. Secondo l’avvocata Sara Vicente, intervistata da RTVE.es, la legge tende a classificare quasi tutti i casi come intenzionali, anche quando si tratta di imprudenza, rendendo difficile dimostrare la colpa lieve.
Nel 2023, il 68% dei roghi in Spagna è stato causato da negligenza e il 19% da dolo. Il profilo del piromane “puro” resta raro: tra il 2006 e il 2015 solo il 7% degli incendi è stato attribuito a piromani, mentre la maggior parte derivava da fuochi agricoli abbandonati o per rigenerare pascoli.