Bosnia: revocato mandato a presidente serbo-bosniaco Dodik

Bosnia: revocato mandato a presidente serbo-bosniaco Dodik

K metro 0 – Sarajevo – La Commissione elettorale centrale della Bosnia Erzegovina (Cik), ha revocato il mandato al presidente della Repubblica Srpska (entità a maggioranza serba del Paese) Milorad Dodik. La decisione è stata adottata all’unanimità. La difesa di Dodik ha il diritto di presentare ricorso contro questa decisione alla Corte d’appello, che esamina

K metro 0 – Sarajevo – La Commissione elettorale centrale della Bosnia Erzegovina (Cik), ha revocato il mandato al presidente della Repubblica Srpska (entità a maggioranza serba del Paese) Milorad Dodik.

La decisione è stata adottata all’unanimità. La difesa di Dodik ha il diritto di presentare ricorso contro questa decisione alla Corte d’appello, che esamina i ricorsi elettorali, secondo quanto riporta il sito informativo “Klix”. La decisione arriva dopo la condanna del Tribunale del Paese a un anno di carcere e a sei anni di interdizione dall’attività politica per Dodik, riferisce Nova.

“Arrendersi e rinunciare non è un’opzione”. Lo ha scritto sul social X il presidente della Repubblica Srpska (entità a maggioranza serba del Paese) Milorad Dodik, in seguito alla revoca del suo mandato da presidente dell’entità deciso all’unanimità dalla Commissione elettorale centrale del Paese (Cik).

La sentenza è stata emessa per inosservanza delle decisioni dell’Alto rappresentante della comunità internazionale, Christian Schmidt. Secondo la legge elettorale della Bosnia Erzegovina, a chiunque venga condannato a una pena detentiva definitiva di sei mesi o più viene revocato il mandato politico. La Cik deve quindi, entro il termine legale di 90 giorni, annunciare ora elezioni anticipate per il presidente dell’entità.

L’Unione Europea, alla quale la Serbia vorrebbe aderire, ha affermato che la sentenza “deve essere rispettata”. “L’UE invita tutte le parti a riconoscere l’indipendenza e l’imparzialità della corte e a rispettarne e sostenerne il verdetto”, ha affermato il servizio diplomatico dell’Unione europea in merito alla pena detentiva comminata al politico serbo-bosniaco.

Il clamore suscitato da Dodik ha innescato una grave crisi politica nel paese candidato all’adesione all’UE. Dopo l’accordo di pace di Dayton, firmato nel 1995 e che pose fine alla guerra in Bosnia, il Paese è costituito dalla Federazione bosniaco-croata e dalla Repubblica Srpska, a maggioranza serba, sotto un governo centrale debole.

Sebbene la Repubblica Srpska possa emanare leggi su questioni interne, le leggi e le istituzioni a livello statale restano, secondo la Costituzione, sovrane.

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