Russia, nessun vincitore in guerra nucleare, Witkoff presto a Mosca

Russia, nessun vincitore in guerra nucleare, Witkoff presto a Mosca

K metro 0 – Mosca – Commentando le affermazioni del presidente Donald Trump secondo cui gli Stati Uniti dovrebbero essere pronti a scenari in cui si parli apertamente di armi nucleari, la Russia parte dal presupposto che “non ci possa essere alcun vincitore in una guerra nucleare”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov,

K metro 0 – Mosca – Commentando le affermazioni del presidente Donald Trump secondo cui gli Stati Uniti dovrebbero essere pronti a scenari in cui si parli apertamente di armi nucleari, la Russia parte dal presupposto che “non ci possa essere alcun vincitore in una guerra nucleare”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov,

“Non può esserci un vincitore in una guerra nucleare. Pertanto, questo è probabilmente il postulato principale da cui partiamo”, ha affermato Peskov ai giornalisti a Mosca. Il commento di Trump, rilasciato il 2 agosto, era una risposta indiretta alle recenti dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev.

La Russia è “sempre lieta” di ricevere a Mosca Steve Witkoff, inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, parlando con i giornalisti. “Siamo sempre lieti di vedere il signor Witkoff a Mosca e di avere contatti con lui”, ha affermato Peskov. Il presidente statunitense Donald Trump aveva precedentemente annunciato che Witkoff potrebbe recarsi in Russia mercoledì o giovedì.

In una intervista al Corriere della Sera, un ex funzionario del Kgb di Mosca Evgenij Savostyanov, che fu  tra l’altro un tecnico militare al servizio dei governi russi, ha detto che, il “presidente degli Usa fa un’azione speculare a quella di Vladimir Putin, il quale in questi anni ha cercato più volte di fare pressione sull’opinione pubblica occidentale lasciando intendere la sua determinazione nell’andare fino all’Apocalisse’, cosa che in realtà non è mai stata vera.

Il conflitto russo-ucraino, costato finora centinaia di migliaia di morti da entrambe le parti, è obbiettivamente impari e asimmetrico, la differenza la fanno le armi nucleari, ma il risultato rimarebbe disastroso per tutti. Tuttavia, ricordiamo una vera reazione nucleare da parte della Russia – a decidere sarà Putin – è possibile, secondo l’aggiornamento della dottrina militare russa deciso dal Cremlino mesi fa, come “misura estrema se il Paese affronta “una minaccia critica alla sua sovranità”, creata anche con armi convenzionali (anche in caso di un attacco alla Bielorussia), e nei casi di uso su vasta scala di aerei militari, missili da crociera, droni, aeromobili che si inoltrino in profondità del territorio russo.

Nel frattempo, le Forze armate ucraine hanno attaccato con droni una stazione ferroviaria nella regione russa di Volgograd, provocando danni alle linee elettriche e un incendio nella città di Frolovo. Lo riferiscono il governatore locale Andrej Bocharov e l’agenzia stampa statale “Tass”. Secondo quanto riportato, il traffico ferroviario è stato temporaneamente interrotto e l’aeroporto regionale di Volgograd ha sospeso le operazioni per alcune ore. L’attacco ha preso di mira infrastrutture di trasporto ed energetiche, ma al momento non si segnalano vittime. Le Ferrovie Russe hanno confermato lo stop dei treni nella stazione ferroviaria di Archeda, a Frolovo.

Alcuni canali Telegram russi, fra cui “Astra”, hanno mostrato immagini dell’impianto in fiamme. Nella notte, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che le difese aeree hanno abbattuto 61 droni ucraini: 12 nella regione di Voronezh, otto a Belgorod, sei a Volgograd, due nelle regioni di Brjansk e Rostov, uno ciascuno nelle regioni di Mosca e Rjazan. Altri 18 droni sono stati distrutti sopra il Mar Nero e 11 sopra la Crimea occupata.

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Nizar Ramadan
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