Spagna, guida in stato d’ebbrezza, quando la strada porta dritti in carcere

Spagna, guida in stato d’ebbrezza, quando la strada porta dritti in carcere

K metro 0 – Madrid – C’è chi torna a guidare dopo il ritiro della patente, chi si presenta all’esame teorico arrivandoci in macchina, e chi – per evitare l’etilometro – pensa di cavarsela semplicemente rifiutandosi di fare il test. Ma in Spagna, tutto questo può costare caro, anche il carcere. Come ha riportato RTVE,

K metro 0 – Madrid – C’è chi torna a guidare dopo il ritiro della patente, chi si presenta all’esame teorico arrivandoci in macchina, e chi – per evitare l’etilometro – pensa di cavarsela semplicemente rifiutandosi di fare il test. Ma in Spagna, tutto questo può costare caro, anche il carcere.

Come ha riportato RTVE, tra Ceuta, Lleida, Granada e Navarra si moltiplicano i casi di condanne penali per reati stradali: chi è recidivo, chi guida sotto effetto di sostanze, chi non ha più la patente e continua a comportarsi come se nulla fosse.

Solo a marzo, a Ceuta, un uomo è stato condannato a 4 mesi e 16 giorni di reclusione per essere stato fermato alla guida senza patente per la terza volta. A Lleida, altro caso simile: 3 mesi e 15 giorni sempre per lo stesso motivo. A Granada, una donna si è presentata all’esame di teoria guidando un’auto, pur non avendo ancora riottenuto la patente. E a maggio, in Navarra, una donna è stata fermata dopo aver sorpassato una pattuglia della polizia a tutta velocità: patente revocata, test antidroga positivo a quattro sostanze diverse.

Il punto, spiegano gli esperti, è che la recidiva fa scattare la condanna penale. Chi viola più volte le norme sulla sicurezza stradale finisce per forza nel mirino della giustizia. E quando si insiste a guidare senza patente, sotto l’effetto di alcol o droghe, o si rifiuta l’etilometro, la legge in Spagna non perdona.

Secondo Marc Navarro Batlle, avvocato penalista e coordinatore del dipartimento penale dello studio Toro Abogados, “i reati più comuni che portano alla reclusione sono: guidare ubriachi o drogati, rifiutarsi di fare il test dell’etilometro e guidare senza patente”.

Un dettaglio che molti ignorano: non fare il test è un reato a sé, che comporta carcere e ritiro della patente. “C’è chi pensa: se non soffio, non c’è la prova. Falso. In quel caso commetti due reati: il rifiuto del test e la guida in stato alterato. Quindi finisci per beccarti il doppio delle accuse”, spiega Navarro.

L’altro grande errore? Pensare di essere “abbastanza lucidi” per guidare anche dopo aver bevuto o fumato. “Tutti credono di avere la situazione sotto controllo. Nessuno ti dice: ‘Sapevo di essere un pericolo’. Eppure poi vediamo incidenti assurdi, famiglie distrutte, vite spezzate. L’eccesso di fiducia è uno dei peggiori nemici sulla strada”, racconta l’avvocato.

E aggiunge: “Con l’alcol è più semplice: il suo effetto svanisce in qualche ora. Ma con le droghe è un’altra storia: possono lasciare tracce per giorni, anche se non sei più sotto l’effetto diretto”. La legge, però, guarda prima di tutto il comportamento alla guida: se non ci sono segni di alterazione o pericolo, anche se il test è positivo, è difficile arrivare a una condanna.

E se dopo un incidente ti allontani dalla scena, la situazione peggiora. In Spagna, l’abbandono del luogo di un incidente con feriti o vittime è un reato punibile con il carcere da 6 mesi a 4 anni, e la sospensione della patente da uno a quattro anni, se si tratta di un atto d’imprudenza.

Come ha ricordato l’avvocato José Manuel Villar Calabuig, segretario dell’Associazione spagnola degli avvocati specializzati in responsabilità civile, la norma è stata riformata nel 2019 proprio per evitare interpretazioni ambigue: “Prima era possibile che un automobilista se ne andasse via perché non c’erano feriti vivi da soccorrere. Una follia. Ora è chiaro: non si abbandonano mai le vittime”. La legge, spiega, mira anche a evitare che chi è ubriaco o drogato fugga per evitare controlli.

Altra questione spinosa è quella dell’assicurazione. Se sei coinvolto in un incidente mentre guidi senza patente o oltre il limite di alcol, puoi dire addio alla copertura.

Cosi dichiara, infatti, l’avvocata Alba Sánchez Jiménez, esperta in diritto assicurativo: “Se chi guida è anche l’intestatario della polizza, e risulta ubriaco o senza patente, l’assicurazione non paga né danni né indennizzi. Fine della storia”.

Peggio ancora se ci sono passeggeri a bordo: l’assicurazione li risarcisce e poi si rifà sull’autista, chiedendogli il rimborso integrale. “Stiamo parlando di cifre che possono arrivare a decine o centinaia di migliaia di euro”.

E attenzione anche alla revisione scaduta (ITV): se hai un incidente per colpa di un difetto tecnico che doveva essere sistemato, la compagnia può negare il pagamento. Se invece l’incidente non è colpa tua, la mancanza dell’ITV non ti danneggia direttamente.

Il consiglio degli esperti è uno solo: non improvvisare. Leggere con attenzione le clausole della polizza è fondamentale. In caso di controversie con la compagnia, farsi assistere da un legale può evitare grossi guai.

E soprattutto: non sottovalutare i rischi. Perché a volte basta una serata sbagliata, un bicchiere in più o un gesto impulsivo per finire non solo in tribunale, ma dietro le sbarre.

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