K metro 0 – New York – Gaza affronta il grave rischio di carestia, poiché il consumo di cibo e gli indicatori nutrizionali hanno raggiunto i livelli peggiori dall’inizio del conflitto, secondo i dati condivisi nell’ultimo Allerta Ipc (Integrated Food Security Phase Classification). L’Allerta Ipc evidenzia che in alcune zone della Striscia, due delle tre
K metro 0 – New York – Gaza affronta il grave rischio di carestia, poiché il consumo di cibo e gli indicatori nutrizionali hanno raggiunto i livelli peggiori dall’inizio del conflitto, secondo i dati condivisi nell’ultimo Allerta Ipc (Integrated Food Security Phase Classification). L’Allerta Ipc evidenzia che in alcune zone della Striscia, due delle tre soglie di carestia sono state superate.
In una nota congiunta il World Food Programme delle Nazioni Unite (Wfp) e l’Unicef avvertono che non rimane molto tempo per organizzare una risposta umanitaria su vasta scala. Il conflitto incessante, il collasso dei servizi essenziali e le gravi limitazioni alla fornitura e distribuzione degli aiuti umanitari imposti alle Nazioni Unite hanno portato a condizioni di sicurezza alimentare catastrofiche per centinaia di migliaia di persone in tutta la Striscia di Gaza. Il consumo di cibo – il primo indicatore chiave della carestia – è crollato a Gaza dall’ultimo aggiornamento Ipc di maggio 2025.
I dati mostrano che più di una persona su tre (39 per cento) trascorre giorni interi senza mangiare. Più di 500 mila persone – quasi un quarto della popolazione di Gaza – stanno vivendo condizioni simili alla carestia, mentre il resto della popolazione si trova ad affrontare livelli di fame di emergenza.