Israele usa droni commerciali per colpire i civili a Gaza- Media

Israele usa droni commerciali per colpire i civili a Gaza- Media

K metro 0 – Gaza – “Come un videogioco”: Israele esegue le evacuazioni da Gaza con droni che sparano granate, così titolava lo scorso 10 luglio il magazine online +972, riportando un’inchiesta giornalistica esclusiva congiunta con Local Call. L’esercito israeliano starebbe di fatto usando droni di fabbricazione cinese per controllare gli ordini di espulsione da

K metro 0 – Gaza – “Come un videogioco”: Israele esegue le evacuazioni da Gaza con droni che sparano granate, così titolava lo scorso 10 luglio il magazine online +972, riportando un’inchiesta giornalistica esclusiva congiunta con Local Call.

L’esercito israeliano starebbe di fatto usando droni di fabbricazione cinese per controllare gli ordini di espulsione da Gaza, e i soldati intervistati riferiscono che prendono deliberatamente di mira gli abitanti in modo che gli altri “imparino” a non tornare. Così rivela l’indagine in questione.

Secondo le interviste a sette soldati e ufficiali che hanno prestato servizio nella Striscia, questi droni sono così azionati a mano dalle truppe a terra e spesso utilizzati per bombardare i civili palestinesi – compresi i bambini – nel tentativo di costringerli a lasciare le loro case o di impedire loro di tornare nelle aree evacuate.

I soldati usano più comunemente gli EVO, prodotti dall’azienda cinese Autel, destinati principalmente alla fotografia, al prezzo di circa 3.000 dollari l’uno, su Amazon. Tuttavia, grazie a un accessorio in dotazione all’esercito, noto internamente come “palla di ferro”, è possibile applicare una bomba a mano al drone e lasciarla cadere premendo un pulsante per farla esplodere a terra.

Gli attacchi del genere fanno parte della guerra sistematica di Israele contro Gaza, che ha ucciso almeno 58.026 palestinesi e feriti 138.520 dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023, secondo il Ministero della Sanità di Gaza. Si stima che 1.139 persone siano state ammazzate in Israele durante le incursioni del 7 ottobre 2023, guidate da Hamas, e più di 200 fatte prigioniere. La maggior parte della popolazione di Gaza è stata inoltre sfollata più volte.

Si ritiene inoltre che oltre il 90% delle abitazioni sia danneggiato o distrutto. I sistemi sanitari, idrici, igienici e di igiene sono crollati e scarseggiano cibo, carburante, medicine e ripari.

Questa settimana, per la prima volta in 130 giorni, è stato in effetti consentito l’ingresso a Gaza di 75.000 litri di carburante, “ben lungi dall’essere sufficienti a soddisfare le esigenze quotidiane della popolazione e le operazioni vitali di aiuto ai civili”, hanno dichiarato le Nazioni Unite.

Tornando all’inchiesta, S., un soldato israeliano che ha prestato servizio nell’area di Rafah quest’anno, ha coordinato gli attacchi dei droni in un quartiere della città che l’esercito aveva ordinato di evacuare. Durante i quasi 100 giorni in cui il suo battaglione ha operato lì, i soldati hanno condotto decine di attacchi con i droni, secondo i rapporti giornalieri del suo comandante di battaglione che +972 e Local Call hanno esaminato.

Nei rapporti, tutti i palestinesi uccisi erano indicati come “terroristi”. Tuttavia, S. ha testimoniato che, a parte una persona trovata con un coltello e un singolo incontro con combattenti armati, le decine di altre vittime – in media una al giorno nella zona di combattimento del suo battaglione – erano disarmate. Secondo lui, gli attacchi dei droni sono stati effettuati con l’intento di uccidere, nonostante la maggior parte delle vittime si trovasse a una distanza tale dai soldati da non costituire una minaccia.

“Era chiaro che stavano cercando di tornare alle loro case – non c’è dubbio”, ha spiegato. “Nessuno di loro era armato e non è mai stato trovato nulla vicino ai loro corpi. Non abbiamo mai sparato colpi di avvertimento. In nessun momento”.

Poiché i palestinesi sono stati uccisi lontano da dove erano posizionati i soldati, S. ha detto che i loro cadaveri non sono stati raccolti; invece, l’esercito li ha lasciati in pasto ai cani randagi. “Lo si poteva vedere nelle riprese del drone”, ha spiegato. “Non riuscivo a guardare un cane che mangiava un corpo, ma altri intorno a me lo guardavano. I cani hanno imparato a correre verso le aree in cui ci sono spari o esplosioni – capiscono che probabilmente significa che c’è un corpo lì”.

Se i funzionari di Gaza dichiarano che i bambini sono stati uccisi nell’attacco, l’esercito israeliano ammette un “errore”, riporta la BBC. Dieci persone, tra cui sei bambini – questo il numero esatto – sono state difatti sterminate da un attacco aereo israeliano mentre aspettavano di riempire dei contenitori d’acqua nel centro di Gaza, domenica, hanno dichiarato i funzionari del servizio di emergenza. I loro corpi sono stati inviati all’ospedale al-Awda di Nuseirat, dove sono stati curati anche 16 feriti, tra cui sette bambini, ha dichiarato un medico.

Testimoni oculari hanno raccontato che un drone ha sparato un missile contro una folla in fila con taniche vuote accanto a una cisterna d’acqua nel campo profughi di al-Nuseirat.

Perché Israele vuole prolungare la guerra a Gaza? Il report è stato pubblicato difatti mentre si accendono le polemiche contro il piano del governo Netanyahu di costruire un campo di internamento per palestinesi. L’ex premier Yair Lapid ha avvertito che si rischia di creare un “campo di concentramento” se ai civili non sarà permesso di andarsene.

“L’armamento di droni civili per uccidere ed espropriare i palestinesi è dunque l’ultima rivelazione delle crudeltà normalizzate a Gaza e un’ulteriore prova di come Israele stia cercando di trasferire con la forza la popolazione a sud della Striscia”, ha dichiarato Nour Odeh di Al Jazeera, in collegamento da Amman, in Giordania, perché Israele ha vietato ad Al Jazeera di riferire da Israele e dalla Cisgiordania occupata.

Secondo la testata araba, inoltre, le unità dell’esercito israeliano a Gaza stanno anche facendo crowdfunding in Israele e negli Stati Uniti per acquistare altri droni, pubblicando video per ringraziare i donatori per i loro contributi. Questo rivela sempre l’inchiesta.

 

di Sandro Doria

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