K metro 0 – Buenos Aires – La Corte Suprema argentina ha condannato per corruzione l’ex presidente e leader dell’opposizione Cristina Kirchner. La donna, guida dei peronisti, è stata condannata a sei anni di carcere e sarà interdetta a vita da ogni carica pubblica con l’accusa di corruzione e illeciti ai danni dello stato durante
K metro 0 – Buenos Aires – La Corte Suprema argentina ha condannato per corruzione l’ex presidente e leader dell’opposizione Cristina Kirchner. La donna, guida dei peronisti, è stata condannata a sei anni di carcere e sarà interdetta a vita da ogni carica pubblica con l’accusa di corruzione e illeciti ai danni dello stato durante i suoi mandati presidenziali, dal 2007 al 2015. Intanto l’argentina si divide tra chi si è riunito in solidarietà davanti alla casa dell’ex presidente e i sostenitori di Milei, che invece brindano “alle lacrime dei sinistri”.
Vedova del presidente Néstor Kirchner, Cristina Fernández si presenterà mercoledì 18 giugno in tribunale per sottoporsi ufficialmente all’arresto sotto gli occhi del paese. Visti i suoi 72 anni di età, all’ex presidente sarà permesso di scontare la pena ai domiciliari piuttosto che in un penitenziario. In ogni modo, alla base delle sue accuse c’è il rapporto con l’imprenditore Lázaro Báez, a cui la leader peronista avrebbe concesso appalti milionari per realizzare decine di opere pubbliche nella provincia meridionale di Santa Cruz. La Kirchner puntava a un seggio da deputato nelle elezioni in vista ad ottobre, per ricevere l’immunità ed evitare conseguenze giudiziarie. Tuttavia, il verdetto di questo processo ha fatto naufragare il piano, portando all’inevitabile condanna della leader dell’opposizione.
Diversi personaggi di spicco latino-americani si sono spesi in parole di sostegno verso l’ex presidente argentina. Luiz Inácio Lula, Claudia Sheinbaum e Gustavo Pedro – rispettivi presidenti di Brasile, Messico e Colombia – hanno speso parole di sostegno verso la leader dei socialisti argentini. “Ho telefonato alla compagna Cristina Kirchner e le ho manifestato tutta la mia solidarietà, dicendole quanto è importante che si mantenga stabile in questo momento difficile”, ha dichiarato il presidente brasiliano Lula. Mentre, il colombiano Gustavo Pedro ha dichiarato come “la primavera democratica latinoamericana” sia ora in pericolo.
Movimenti di opposizione al governo di Milei hanno organizzato delle marce in favore della Kirchner per la giornata di mercoledì, mentre i fan dell’attuale presidente si sbizzarriscono in feste cui si celebra la condanna tra brindisi e sfottò. Un gruppo filogovernativo chiamato “Ministero dei Troll” ha organizzato un evento già divenuto celebre, il cui volantino recita chiaramente “stappiamo un po’ di champagne per festeggiare l’arresto di Cristina Kirchner”.